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Cuneo-Fiuggi su un'auto elettrica: in viaggio tra le colonnine "fantasma"

CUNEO

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Cesare e Denis di Villafalletto (Cuneo) da dicembre sono entrati a far parte del Cfp Solidarietà Motorie. Quando hanno saputo che ci sarebbe stato il convegno del loro comparto a Fiuggi, hanno subito deciso di partecipare. Restava da decidere come affrontare il viaggio.

Denis si occupa di energie rinnovabili e "quando mi ha proposto l'idea di andare giù con la sua auto elettrica - scrive Cesare - ho accettato subito. Anche per dimostrare a noi stessi e a voi tutti che ci leggete che, nonostante tutto dipendesse dalla presenza (o meno) delle colonnine di ricarica, unica fonte di alimentazione su cui fare affidamento, ce l'avremmo potuta fare".

Il programma era quello di partire giovedì 11 gennaio, alle 17, per essere a Fiuggi prima del convegno del 12 gennaio (ore 15). "Denis, da esperto quale è in materia - continua Cesare - si è armato di "App" in grado di segnalare le posizioni delle varie colonnine e le informazioni sul loro funzionamento". Colonnine a ricarica veloce e lenta, quelle segnalate funzionanti e quelle invece indicate come bloccate, indirizzi errati: tutto era possibile.

Infatti, "dopo una partenza piena di aspettative, una volta giunti in Liguria, ad Albisola, il primo intoppo è stata la colonnina a ricarica veloce fuori uso. Una chiamata al servizio di assistenza, che però, dopo vari tentativi, non è riuscita a rimettere in servizio la colonnina".

A quel punto, Cesare e Denis hanno chiesto ad un ristorante vicino la possibilità di collegarsi alla presa di corrente e sfruttare il pranzo per recuperare un po' di energia, in tutti i sensi. A Genova, un'altra sorpresa: la colonnina rapida conosciuta e usata più volte da Denis, proprio giovedì sera, risultava in tilt.

"Armati di tanta calma, abbiamo fatto una ricarica alla colonnina vicina, a ricarica lenta, e poi ci siamo diretti verso l'aeroporto di Genova. Dopo aver quasi allertato la sicurezza a forza di girare nei parcheggi, abbiamo finalmente trovato la colonnina rapida funzionante! Eravamo salvi per il momento, ma la strada era ancora lunga".

La notte è trascorsa fra un paio di ore di viaggio, tre ore di riposo e una ricarica lenta. All'alba erano in Toscana, alla ricerca di una colonnina a ricarica rapida, che però era chiusa dentro un'officina, disponibile solo per i tesserati. Dopo lunghe ore di attesa, l'automobile e i suoi "capitani" hanno riacquistato un po' di forze e si sono rimessi in viaggio.

"Il problema più grande che abbiamo dovuto affrontare all'inizio è stato trovare le colonnine - spiegano -, che poi per fortuna sono iniziate ad essere più numerose e tutte a ricarica veloce. Denis, con la sua "App", controllava dalle mappe le foto per capire dove erano dislocate; alcune erano proprio nascoste, neanche gli abitanti del posto a cui chiedevamo indicazioni erano a conoscenza della loro ubicazione".

Ricarica dopo ricarica, Cesare e Denis sono arrivati a Tivoli, a pochi chilometri da Fiuggi. Peccato che l'ultima colonnina utile si trovava a circa dieci chilometri da dove era segnalata. Il caso ha voluto che trovassero, all'interno di un'attività commerciale, un punto di ricarica che ha permesso loro di ripartire. Ormai, però, il convegno era finito.

"Denis ha attivato tutti i sistemi di risparmio energia sulla nostra "astronave" e alle 21,30 siamo arrivati davanti all'hotel, dopo la bellezza di 28 ore e mezza di viaggio. Siamo esausti, ma felici di avere raggiunto il nostro obiettivo e soprattutto di avere dimostrato a noi stessi che la nostra idea era realizzabile".

Nel ristorante, ad attenderli, Luciana, Nino, Pino, Maria Rita e un calore che ha saputo spazzare via la stanchezza e fatto sentire Cesare e Denis come a casa. "Tutti erano increduli, volevano capire come avessimo potuto realizzare una impresa del genere!".

 

 

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