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Cuneo dà l'addio all'imprenditore Giovanni Racca, fra i primi difensori del parco di Villa Sarah

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CUNEO CRONACA - È deceduto nella serata di martedì 1° febbraio Giovanni Racca, noto imprenditore cuneese. Giovanni Racca nacque nel 1933, negli anni bui del ventennio fascista, da una famiglia di modeste condizioni originaria di Roata Civalleri: il padre Enrico era titolare di una piccola ditta che si occupava della posa delle tubazioni dell’acquedotto e del gas. L’infanzia di Giovanni fu segnata dalla guerra e da cruenti episodi della lotta partigiana, cui egli assistette in prima persona. Dopo le scuole elementari e l’avviamento professionale, si specializzò in elettrotecnica all’Istituto tecnico industriale di Savigliano, per poi andare ad affiancare il padre nella sua attività.

Grazie all’intraprendenza di Giovanni e all’esperienza da lui maturata nel Genio Militare Pionieri durante la leva militare, in breve la ditta Racca si affermò nella posa dei cavi dell’Enel, della Stipel, del gas e nell’allargamento delle strade per conto del Comune di Cuneo e della Provincia, nonché nella realizzazione dei marciapiedi cittadini in pietra di Luserna.

Con la sua ditta ha continuato a svolgere moltissimi lavori: dalle pavimentazioni stradali, tuttora in buona parte in essere, all’installazione dei lampioni per l’illuminazione pubblica, solo di recente sostituiti con dispositivi più moderni. Senza dimenticare i lavori di interramento delle linee elettriche eseguiti in moltissimi Comuni del circondario e nei centri montani delle vallate cuneesi. Nel 1961 Giovanni si unì in matrimonio con Elena, compagna di vita e madre delle amatissime figlie, Emanuela, oggi cardiologa all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, e Gabriella, professore ordinario di Diritto Amministrativo al Dipartimento di Management dell’Università di Torino. 

Nel 1968, durante un viaggio in Spagna compiuto con alcuni amici, avvenne l’incontro un imprenditore spagnolo con cui fu avviata una proficua collaborazione che portò Giovanni ad intraprendere una nuova avventura professionale: la costruzione, sotto il regime franchista, di un centinaio di alloggi nella zona di Tarragona, località allora ancora sconosciuta ed in seguito divenuta meta turistica prestigiosa.

Accanto ai molteplici successi imprenditoriali, non sono, però, mancate le difficoltà, affrontate da Giovanni Racca sempre con il coraggio e la determinazione di chi della professionalità e dell’integrità morale aveva fatto la propria cifra in un universo complesso e insidioso come quello degli appalti pubblici. Poi, il 18 ottobre del 1991, l’incidente che segnò una svolta nella vita professionale dell’imprenditore cuneese: in una sera piovosa egli rimase schiacciato dal proprio camion contro il muro di una chiesetta in località Santa Margherita di Peveragno. Salvo per miracolo, di lì a breve decise di lasciare il lavoro e di chiudere, nel 1992, la sua ditta, mettendo però ancora a disposizione degli amministratori pubblici locali la sua pluriennale esperienza per consigli e consulenze, non ultima quella per la realizzazione dell’invaso artificiale nel campo da golf della Mellana. 

La città di Cuneo ricorderà Giovanni Racca anche per il suo strenuo impegno nella difesa dall’edificazione del sito di Villa Sarah, storica dimora circondata da un ampio parco, in parte pubblico, sul Viale Angeli: un patrimonio di memoria, bellezza e identità cittadina che egli riteneva dovesse essere tutelato e preservato per le future generazioni.

Lascia ai due amatissimi nipoti Sofia e Luca la sua testimonianza di coraggio, intelligenza e sacrificio per affrontare con fiducia i tempi non facili che li attendono.

 

 

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