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Cuneo: "Anche al Cerialdo cerco di tirare fuori dalle sbarre i sogni"

CUNEO

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Dopo la visita ispettiva al carcere del Cerialdo, il consigliere regionale Marco Grimaldi, presidente del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà, accompagnato dall’esponente della Direzione nazionale di Radicali Italiani Igor Boni, è giunto in centro a Cuneo per ammirare la statua e la figura del giurista Barbaroux.

"Dall'annunciata fine del carcere duro, circa 90 detenuti sottoposti al regime del 41 bis sono stati trasferiti nella nuova struttura speciale aperta a Sassari", racconta Marco Grimaldi, facendo un passo indietro nelle vicende della Casa Circondariale cuneese.

Due sezioni sono state chiuse definitivamente, in attesa di un investimento che possa rimettere a norma l’impianto di riscaldamento e quello elettrico. L’unico padiglione rimasto aperto, inaugurato nel 2011, risulta essere uno dei più puliti, dei più salubri e dei più attrezzati in Piemonte.

Durante il lungo colloquio, il direttore della Casa Circondariale cuneese, Mazzeo, ha spiegato che da fine ottobre del 2016 ad oggi le presenze sono però aumentate da 186 a 254, da quando la Direzione Penitenziaria Regionale ha deciso di inserire un detenuto in più a cella, passando da tre a quattro.

Molti di loro, giunti in seguito a sanzioni disciplinari o a motivi di sovraffollamento in altre strutture, hanno dovuto interrompere il proprio percorso di inclusione nella realtà carceraria, perdendo così quei pochi, forse essenziali, legami instaurati con le persone e con i luoghi. Lontani anche dalle famiglie, a cui vorrebbero riavvicinarsi, si trovano invece a non capire i motivi e a non ricevere adeguate spiegazioni.

"Abbiamo visitato la parte che funziona meglio, dove l'attivismo è forte. Il panificio, dove ogni giorno vengono sfornati i famosi grissini di Pausa Caffè, le aiuole e i laboratori di scuola edile, di muratura e di stucchi e decorazioni. Inoltre, la Casa Circondariale è dotata di un’eccellente scuola alberghiera.

“Basterebbero pochi investimenti da parte degli Enti locali del territorio e di alcune Fondazioni private per ampliare i laboratori, costruendo una nuova falegnameria e rendendo la scuola alberghiera idonea a produrre anche pizze e dolci”, dichiarano i membri della delegazione.

I detenuti sognano di potere essere utili anche nel restauro di edifici pubblici all’esterno, come le scuole. Da poco è attivo un progetto di raccolta differenziata all’interno della struttura; come è avvenuto a Torino, sarebbe importante trovare le risorse per avviare un percorso che consenta a tanti detenuti di lavorare in questo e in altri settori fuori dalla struttura.

Lanciato quest'appello, Grimaldi conclude: "Là dove mi capita di avvertire un po' inerzia, provo sempre a tirar fuori dalla sbarre i sogni".

(Nella foto, Marco Grimaldi in piazza Galimberti a Cuneo)

 

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