CUNEO
Il racconto di un viaggio intrapreso a piedi nelle valli remote di Humla e di Limi, nell’angolo nord-occidentale del Nepal, da Franca Formento, sarà l’argomento trattato lunedì 29 aprile, alle 15,30, presso il cinema Monviso, per gli appuntamenti dell’Unitre di Cuneo.
Il video che verrà proiettato proporrà le immagini del percorso a piedi in queste valli poco frequentate, abitate da popolazioni isolate. E’ una zona ad accesso limitato: per entrarci bisogna avere un permesso speciale rilasciato dal governo nepalese, perché le valli sono presso il confine: da un lato il Nepal, dall’altro la “Regione autonoma del Tibet” cinese.
Questo territorio è stato conteso e oggi vede la penetrazione della forte economia cinese, con una serie di gravi problemi che riguardano sia l’ambiente che la vita di queste popolazioni montane ormai ridotte a poche centinaia di individui, che vivono in tre villaggi costruiti attorno ai monasteri, in misere case di pietra grigia. Tutto attorno piccoli appezzamenti di terra coltivata, si vive di agricoltura a livello di sussistenza e di pastorizia.
Il video racconta questa camminata compiuta in carovana, ad una quota media di 4000 metri, con 7 cavalli, due "cavallanti-commercianti", due sherpa, una persona del luogo come seconda guida, un cuoco, fornelli, tende e equipaggiamenti, permessi e documenti. E poi le immagini delle etnie, dei villaggi, dei sentieri, degli antichi monasteri ricchi di fascino...
Franca Formento è stata insegnante di Lettere presso il "Bonelli" di Cuneo, ora in pensione. Da sempre appassionata di viaggi e di avventure sportive, ha avuto la fortuna di poter realizzare molti dei suoi sogni: ha conosciuto diversi paesi in Asia, Africa, America, muovendosi sempre in autonomia, zaino in spalla. Preferibilmente a piedi, in bicicletta, sui mezzi pubblici e più raramente in auto. Ha conosciuto popoli e culture, ha visto paesaggi esaltanti e luoghi meravigliosi, ma anche le baraccopoli e i luoghi della miseria assoluta, passando in zone trasformate dalle guerre e ha calpestato la polvere delle strade del mondo con rispetto e riguardo verso ogni condizione umana.
Queste sue esperienze l’hanno portata all’impegno sociale. Ha scritto il libro "Quanti sono i Pedro?" nel quale ha raccontato le sue riflessioni e i suoi viaggi. Il ricavato di questo libro è andato a sostegno della scuola del Caith in Perù.