CUNEO
ALICE MARINI - E' una giornata triste per Villa Tornaforte di Madonna dell'Olmo di Cuneo che perde buona parte del patrimonio arboreo del suo "Giardino incantato". Più di un centinaio di aceri - 151 accertati, ma di fatto quasi 170 - tutti alti dai 20 ai 25 metri, verranno abbattuti a causa dell'infestazione da tarlo asiatico del fusto.
Questo insetto nocivo da quarantena, assolutamente innocuo per l’uomo e per gli animali, è però in grado di causare gravi danni alle piante perché le larve, scavando gallerie all’interno dei fusti e dei rami principali delle piante, ne compromettono la sopravvivenza e la stabilità. Dopo la segnalazione di fine agosto dello scorso anno nel Torinese, a Vaie, ha fatto la sua comparsa anche a Cuneo, su aceri e betulle a Madonna dell’Olmo.
Per questo motivo il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, l’Ipla (Istituto piante da legno e ambiente), il Comune di Cuneo, i carabinieri forestali, collaborando tra loro, dopo aver effettuato accurati monitoraggi per verificare la diffusione dell’insetto e una solida campagna di informazione verso la cittadinanza, hanno dovuto adottare la misura prevista dalla normativa europea che ne prevede l'abbattimento ai fini di impedire la diffusione del parassita sul territorio piemontese.
Ecco che i tagli sono toccati anche ad una fra le più belle ville della zona, polmone verde alle porte della città, una vera oasi naturale che fino al mese di agosto (ultima apertura prevista per domenica 30 giugno) rimarrà chiusa al pubblico per consentire di eradicare definitivamente l'insetto, salvaguardando così tutto il resto del patrimonio arboreo del parco. Per un po', anche gli innamorati dovranno rinunciare alle passeggiate sul viale a loro intitolato.
Alice Marini