CUNEO
RICCARDO SARTORIS - L’intervento della Senatrice Manassero, candidato Sindaco in pectore per il Pd alle prossime amministrative di Cuneo, pubblicato su cuneocronaca.it, ha scatenato in me una forte emozione.
Il pensiero espresso sulla trasparenza, partecipazione e condivisione è da sempre un nostro cavallo di battaglia e leggerlo come uno dei punti di forza del suo programma elettorale, mi ha confortato ed entusiasmato.
Sono anni che insistiamo sulla partecipazione dei cittadini ai processi amministrativi di gestione della “cosa pubblica” in maniera trasparente, condividendone gli obiettivi.
Come si può fare?
Iniziando a coinvolgere i cittadini nelle scelte più importanti ed utilizzando dei semplicissimi strumenti.
Movimento Consumatori ha aderito a Sai Chi Voti (http://www.saichivoti.it/), una campagna nata in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016, per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente.
L'idea che accomuna le diverse associazioni promotrici della campagna è che i cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale. Troppe volte si è scoperto tardi che il sindaco, assessore o consigliere comunale non aveva le giuste competenze per svolgere il ruolo che ricopriva, o era portatore di equivoci conflitti d’interesse che ne pregiudicavano l’operato.
E troppo spesso si è assistito a nomine pubbliche fatte a porte chiuse, nate più da favoritismi e logiche di spartizione che dalle reali capacità di chi amministra e gestisce beni e servizi pubblici.
"Sai Chi Voti" è convinta che l’impegno alla trasparenza sia l’unico modo per contrastare il malaffare e ripristinare un legame di fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Dobbiamo sapere in anticipo con chi abbiamo a che fare, chi ha competenze necessarie per guidare l’amministrazione comunale per i prossimi 5 anni.
Occorre un metodo trasparente per le nomine di competenza comunale ai vertici di società, enti o consorzi, adottare il bilancio partecipativo in modo che alcune spese siano condivise con i cittadini, coinvolgere i soggetti interessati nelle decisioni relative all’adozione degli strumenti urbanistiche ed alle scelte in campo ambientale, far accedere tutti quelli che lo desiderano alla programmazione culturale e condividere la programmazione economica con associazioni e soggetti portatori di interessi (cd. stakeholders).
In tutti questi aspetti il comun denominatore è la partecipazione.
Tutti devono concorrere allo sviluppo della società (lo dice anche la nostra Carta Costituzionale all’art. 4, comma 2). Occorre aprire il dialogo anche con le forze economiche e sociali presenti in città: associazioni di categoria, associazioni di volontariato, fondazioni, istituzioni, scuole ed università, per creare un programma di sviluppo sostenibile della nostra città.
Il dialogo è essenziale per la crescita di una società, la politica non può permettersi di perdere ed escludere degli interlocutori: la battaglia per la presidenza della Fondazione Crc e le varianti urbanistiche sull’ex policlinico di Cuneo e su piazza d’Armi, così come la partecipazione al Bando delle Periferie senza un progetto concreto di città, che rischia di farci perdere un’occasione unica, sono state fra le scelte politiche sbagliate che rischiamo di pagare caro per i prossimi anni.
Quello che vogliamo è che ci sia maggior partecipazione alla vita amministrativa: il futuro è nostro e abbiamo la responsabilità di crearlo.
Che tipo di città vogliamo? Provate a chiederlo ai cittadini!
La politica ha un ruolo fondamentale: quello di saper tradurre in fatti i desideri del popolo.
Dobbiamo osare e cercare di far avverare i nostri sogni.
Si può fare? Si deve fare!
Avv. Riccardo Sartoris, presidente Movimento Consumatori Cuneo