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Cuneo: il silenzio del sindaco di fronte al caso Puf

CUNEO

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Riceviamo e pubblichiamo: 'Abbiamo partecipato alla discussione in Consiglio Comunale dell’Ordine del Giorno presentato su nostra sollecitazione dai Consiglieri Fierro e Garelli che chiedeva al sindaco di Cuneo un atto di coraggio: la requisizione a tempo dei 18 alloggi del Palazzo Uffici Finanziari per fini abitativi sociali.

La requisizione, prevista dalla legge (Testo Unico del 2.000,) già applicata in altre città d’Italia per finalità di emergenza abitativa, non è stata votata dal Consiglio Comunale di Cuneo, o meglio, i Consiglieri che sostengono il Sindaco Borgna  hanno tentato di snaturare il succo dell’Ordine del Giorno tramutando la richiesta di requisizione nel solito brodo allungato per continuare, al di là di belle parole, a non far nulla di concreto per risolvere  questa vergogna, testimoniando così l’incapacità di questa politica cittadina di risolvere i problemi veri. 

In questo contesto l’Ordine del Giorno è stato giustamente ritirato dai Consiglieri proponenti onde evitare che venisse snaturato dal tipico giochino di votare un emendamento per cambiare il senso della proposta. Assordante il silenzio del Sindaco di Cuneo a fronte delle roboanti prese di posizione a favore di una soluzione positiva dello scandalo alloggi del Palazzo Uffici Finanziari.

Si conclude così la storia consiliare della battaglia sul PUF: permangono le ragioni di un utilizzo sociale a scopo abitativo, in una città ove gli sfratti per morosità incolpevole aumentano vertiginosamente, quindi la campagna che dura da anni per “liberare il PUF” ritorna nell’ambito della conflittualità sociale'.

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