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Riaperta cucina-galimberti: constatino i candidati com'è ancora ridotta la piazza 3 giorni dopo

CUNEO

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PIERO ARESE - Dunque, ci risiamo. "Cucina-galimberti" (lo scrivo minuscolo per rispetto) ha riaperto i battenti a Cuneo.

Prima il "Mercato Europeo", poi “De Gustibus” hanno dato il via alla nuova stagione mangereccia: una sistematica ripetizione delle passate edizioni che non ha certo il pregio dell’originalità.

In tal modo l'utilizzo "improprio" di una delle più belle piazze d’Italia continua e continuerà. Sarebbe inoltre interessante sapere se vengono preventivamente valutati i prezzi delle varie offerte e come si garantisce un controllo metodico delle condizioni igienico-sanitarie di questi eventi.

Una cosa è certa: i fori della “piazza grattugia” si amplieranno sempre più, così come le macchie d’unto; inoltre, l’affumicamento delle varie grigliate impregnerà ulteriormente i muri circostanti. Altri fiumi di birra scorreranno al ritmo di prestazioni musicali degne delle migliori sagre di paese. Tutto è già stato scritto, tutto è già stato detto. Ed anche i silenzi di chi finge di non comprendere non sono una novità.

Ma al di là di tutto, ciò che succede non solo rivela l’insensibilità dell’attuale Amministrazione per non aver creato spazi più consoni allo svolgimento di simili eventi: c’era tutto il tempo per fare questo. Quantomeno nulla vieta e vietava di proporre la realizzazione di avvenimenti più adatti sia nella forma espressiva, sia nei contenuti non eccessivamente invasivi, ma capaci di valorizzare appieno il luogo del loro svolgimento.

In realtà, in questo mancato rispetto di un luogo altamente significativo per la storia della città, si rivela qualcosa di più profondo, vale a dire una marcata indifferenza verso lo studio e la conoscenza della storia cittadina.

Analizzare gli eventi del passato in relazione al tempo del loro accadimento, approfondire attraverso quest’indagine il rapporto tra passato e presente, evidenziandolo attraverso i luoghi più significativi: questo dovrebbe essere un compito precipuo di un’Amministrazione comunale.

E il fatto che a Cuneo manchi una pinacoteca comunale non è forse un’ulteriore conferma di questa indifferenza? E’ una grave lacuna che contraddistingue la nostra città rispetto a molti altri capoluoghi di provincia e non solo.

O forse bisogna delegare questo ruolo ad altre istanze che però esulano da una concezione laica del rapporto storico presente-passato?

Alcuni giorni orsono il buon Bodèn domandava a tutti i candidati delle varie liste la loro opinione su un simile uso della Piazza, se ben ricordo. Non so quante risposte abbia ricevuto nel merito.

In compenso, per consolazione, si potrebbe proporre al sindaco di Firenze di replicare uno di questi eventi in piazza della Signoria e, nel punto esatto in cui fu messo al rogo Girolamo Savonarola, realizzare una gigantesca grigliata di salsicce e costine per celebrare degnamente l’evento.

Così finalmente la memoria storica sarebbe rispettata e tutti tornerebbero a casa felici e contenti.

Piero Arese

(Le foto sono state scattate mercoledì, poco dopo mezzogiorno, ben tre giorni dopo la chiusura dell'evento in piazza Galimberti)

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