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Crissolo, una 'macchina' da rimettere in moto?

MONTAGNA

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ELISA AUDINO - Sono ventinove i Comuni del Cuneese che domenica 5 giugno andranno al voto per il ricambio delle amministrazioni, per un totale di circa 36mila elettori.

In Valle Po, sono coinvolti Crissolo, Martiniana Po e Oncino e, nonostante i suoi 175 aventi diritto al voto, molti guardano proprio al caso crissolese con una certa attenzione. Perché da sempre l'alta Valle Po è il motore turistico della vallata e, negli ultimi anni, Ostana, così come Pian Muné e il più recente Alpinside a Paesana hanno mosso qualche speranza.

L'attuale sindaco, Aldo Perotti, siede in consiglio comunale da circa quarant'anni, come capolista o membro della giunta, e, certo, pochi si aspettavano che si facesse da parte in vista del suo secondo mandato. In realtà, la lista espressione dell'attuale maggioranza lo vede ancora presente come volto chiave, sebbene la candidatura a Sindaco sia stata passata di mano all'attuale vice, Fabrizio Re, con un programma in quattro punti: agricoltura - con una generica invocazione della difesa del montanaro e dei prodotti tipici, turismo - e qui doveroso l'accenno al Move di Saluzzo recentemente presentato in tutti i comuni del Monviso, servizi al cittadino e sfruttamento dell'energia elettrica, con un evidente richiamo a biomassa e centraline idroelettriche, in linea con quanto da anni l'Uncem sta proponendo per rilanciare l'economia dei comuni montani del cuneese.

Un argomento non da poco: recente la delibera di fine aprile che esprime giudizio favorevole alla proposta di convenzionamento della Crissolo Energia Snc di Elio Fumero, farmacista saluzzese, per l'utilizzo delle risorse idriche del Rio Tossier. Dèjà vu, di richieste di centraline idroelettriche, nonostante il superamento del deflusso minimo vitale e i retromarcia di comuni come Sanfront, la Valle Po è tutto sommato carica, tanto che una delibera di questo tipo a fine mandato apre qualche interrogativo.

Alla liste Re si oppone quella di Massimo Ombrello, attuale consigliere di minoranza, con un programma dettagliato in quindici punti e molti volti nuovi, come quello di Elisa Tarasco, e un'ottica che riprende un po', appunto, quella di Ostana, della Val Maira, con un'attenzione anche alla media altezza, alla sentieristica e al turista straniero.

'Non abbiamo nulla da invidiare alla Val Maira', ci dice Massimo Ombrello 'ma il modo di far turismo è cambiato. Vanno create condizioni migliori, bisogna occuparsi dei sentieri, delle borgate, sfruttare il marchio del Parco del Monviso e del MAB per fare un salto di qualità. Crissolo è come una macchina inceppata che bisogna rimettere in moto, il nostro programma contiene, in realtà, il minimo indispensabile per ripartire'.

Interi palazzi sono in vendita a Crissolo, ci dice, non è certo un bel segnale: lo stesso stabile che a Ostana viene acquistato a prezzo elevato, qui rimane vuoto. 'Bisogna sfruttare tutti i canali possibili: non è vero che i soldi non ci sono, bisogna imparare a chiederli nel modo giusto, presentando progetti credibili'. La prima carta è 'un ufficio turistico aperto tutto l'anno - e non solo le domeniche di luglio e agosto, con personale multilingue, che non si limiti a distribuire depliants. Un ufficio in cui possano coesistere pubblico e privato'. Non solo impianti sciistici, quindi, ma conservazione e ripristino, miglioramento della rete internet, oltre a progetti come quello di una palestra di arrampicata (si pensi, appunto, a Ostana o Vernante) e un campo sportivo polivalente.

Nove i voti che alle scorse amministrative avevano separato la lista Perotti - attuale sindaco - da quella del poi dimissionario Fabrizio Bessone, di cui Ombrello fa parte, per un corpo elettorale con solo una quarantina di residenti effettivi. Gli altri sono pastori, probabilmente poco inclini ad affrontare discorsi che prevedano l'inclusione del Parco del Monviso, e proprietari di seconde case. E, probabilmente, saranno proprio loro, i 'turisti', a fare da ago della bilancia.

Elisa Audino

(Nella foto Massimo Ombrello)

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