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Criptovalute ed Euro digitale: cosa cambia?

CUNEO

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Nel luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha reso nota l’idea di creare da zero una moneta digitale. Il progetto, ancora in fase di sperimentazione, ha l’obiettivo di introdurre una moneta virtuale che possa affiancare le banconote cartacee e spingere l’Europa verso una nuova evoluzione tecnologica. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha fatto molta pressione sull’innovazione tecnologica senza, però, aver fornito idee concrete e attuabili. 

Una tale innovazione finanziaria apporterebbe numerosi vantaggi al livello comunitario, sociale e individuale. Anzitutto, la bozza del disegno legge prevede degli incentivi tra cui: l’accettazione diffusa, costi bassi per gli utenti, massima sicurezza e soprattutto facilità d’uso. In altre parole, un individuo che abbia un portafoglio elettronico potrebbe spendere gli euro digitali per beni di prima necessità, shopping e addirittura per puntare su un qualsiasi casinò online.

Perché muoversi verso l’euro digitale? 

La Banca Centrale europea ha reso nota la necessità di fornire un mezzo di pagamento digitale sicuro e affidabile. Il progetto proposto dalla BCE costituisce una sorta di risposta al declino nell’uso del contante a fronte di un aumento considerevole dei pagamenti elettronici e digitali. Sebbene in Italia il contante resta la modalità di pagamento più utilizzata, 

il passaggio ai pagamenti elettronici ha registrato una crescita notevole negli ultimi anni. 

Oltre a costituire un vero e proprio bene pubblico e a rappresentare il punto di svolta finanziario, la nascita di una moneta digitale europea lascia trapelare l’intento di limitare al necessario le transazioni in contanti. Il motivo di questa scelta è ben evidente e abbraccia diversi settori: l’adozione dell’euro digitale costituirebbe una soluzione ecologica all’impatto ambientale della finanza, velocizzerebbe le tempistiche di elaborazione dei pagamenti e, soprattutto, limiterebbe la circolazione di denaro irregolare. 

L’euro digitale potrebbe rivelarsi particolarmente utile per favorire i pagamenti digitali e i trasferimenti di denaro tra wallet elettronici. Da un lato favorirebbe l’utilizzo di sistemi di pagamento alternativi al contante e dall’altro permetterebbe di avere una migliore contezza dei flussi di denaro circolante. Questo sarebbe utile soprattutto per contrastare la pratica del nero e per far emergere tutta la ricchezza sommersa del nostro paese.

Le semplificazioni per i casinò online 

L’avvento dell’euro digitale porterebbe ad enormi semplificazioni per quel che riguarda gli utenti di piattaforme di gambling e casinò online. Per il momento, almeno per quel che riguarda i portali con regolamentazione italiana, è possibile trasferire denaro sui casinò con Mastercard, carte legate ad altri circuiti e tantissimi portafogli elettronici. Le criptovalute non sono ancora contemplate, dal momento che manca ancora una concreta regolamentazione da parte degli enti istituzionali del nostro paese.

L’euro digitale, da questo punto di vista, potrebbe consentire agli utenti di utilizzare finalmente una valuta digitale basata sulla blockchain per giocare ai propri titoli preferiti. Con questo, gli utenti potranno fare affidamento su transazioni immediate, sicure e tracciate. Le criptovalute, in effetti, sono caratterizzate da un’estrema volatilità che modifica continuamente il loro valore. L’euro digitale, invece, ancorato al valore della moneta comunitaria, può garantire una maggiore stabilità ai correntisti, esattamente come le stablecoin USDT e USDC. 

Criptovalute e Euro digitale: cosa cambia?

Gli enormi passi della tecnologia nell’ambito delle criptovalute hanno fatto sì che anche l’Unione Europea si avvicinasse a questo business. Esattamente come le criptovalute, anche l’euro digitale utilizzerà una blockchain per l’emissione e la circolazione della moneta; ma diversamente dalle criptovalute che godono di sistemi di controllo decentralizzati, l’euro digitale sarà totalmente centralizzato. Per entrambe le tipologie di moneta virtuale sono garantite privacy, anche se l’anonimato resterà, almeno per il momento, un vantaggio delle criptovalute. 

Un’altra differenza sostanziale riguarda la stessa definizione di criptovaluta e quella di euro digitale: da un lato, una qualsiasi criptovaluta, si presenta come moneta nuova e a sé stante, l’euro digitale non può essere considerata come una nuova valuta. Come abbiamo già detto, l’euro digitalizzato avrebbe lo stesso valore della carta stampata. Si tratta, insomma, di una via di mezzo tra una criptovaluta e una valuta fiat, che viene trasferita all’interno di una blockchain ma che è continuamente ancorata al valore dell’euro tradizionale. 

Una visione d’insieme sull’euro digitale

L'idea di creare una moneta digitale equipollente all'Euro cartaceo, è un progetto ancora in cantiere presentato dall'Unione Europea. Come abbiamo visto, l'adozione di una moneta euro totalmente digitale non presenta alcuna minaccia alla circolazione del contante che, tuttavia, vorrebbe essere limitata al minimo. La messa in circolazione dell'Euro digitale è un progetto impegnativo sul quale l’Europa punta per realizzare la propria svolta finanziaria.

Sebbene una prima data di lancio sia stata fissata al termine del 2023, il progetto sembra avere ancora troppi interrogativi circa la creazione di un portafoglio specifico e la circolazione della moneta virtuale stessa. 

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