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Covid-19: la Regione Piemonte si prepara anche ad una possibile seconda ondata

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Miglioramento della capacità di prelievo e di analisi dei tamponi e test sierologici per la popolazione, per il sistema sanitario regionale, per la rete dell’accoglienza (Rsa, Raf, Raa, centri per disabili, minori), scuola e strutture religiose; interventi sulla gestione delle risorse umane (per i prelievi), dotazione Dpi e capacità di laboratorio per le analisi, maggiore capacità di tracciare i contatti e gestire i focolai. È quanto prevede la Regione per affrontare una eventuale ripresa epidemica in autunno. Il piano regionale, a detta di una nota dell’assessore alla sanità, letta in aula in risposta ad un interrogazione del Partito democratico, prevede inoltre la creazione di due centri di gestione delle segnalazioni realizzati e gestiti dal DIRMEI che supportino le Asl nella ricerca attiva dei casi.

L’assessorato sta inoltre lavorando per assicurare le adeguate dotazioni organiche presso i dipartimenti di prevenzione in modo da disporre di personale competente per l’effettuazione degli approfondimenti epidemiologici. In vista di una seconda ondata di Covid-19, verrà rafforzata la collaborazione con la rete dei medici di famiglia nell’ambito dell’accordo Aircovid mentre sono in fase di revisione le procedure e in miglioramento le funzionalità della piattaforma Covid-19 Regione Piemonte anche ai fini della gestione degli isolamenti e delle quarantene. L’assessore ha inoltre anticipato che è in fase di definizione la programmazione dei piani di vaccinazione per pneumococco e per l’influenza stagionale per  prevenire forme di malattia sovrapponibili dal punto di vista sintomatico al Covid-19 e che si sta lavorando sui protocolli per la terapia domiciliare per ridurre ai soli casi gravi le ospedalizzazioni.

Per il capogruppo Pd le risposte rilasciate dall’assessore alla Sanità sono generiche, senza dati, senza indicazioni delle risorse economiche destinate alle azioni previste. Durante la Fase 1 della pandemia, continua l’esponente dem, la situazione del Piemonte si è presentata fin da subito drammatica, e gli attuali dati internazionali sui contagi, anche in Europa, testimoniano che la battaglia non è vinta e fanno crescere la preoccupazione per una nuova recrudescenza del virus che potrebbe ripresentarsi nei prossimi mesi insieme all’influenza stagionale che, caratterizzandosi per sintomi analoghi, causerà, inevitabilmente, una confusione nell’individuazione della malattia.

Quello che il gruppo Pd si aspettava nel ricevere risposta al question time, era un programma dettagliato di interventi, con indicazioni precise che entrassero nel dettaglio delle quantità delle forniture di dispositivi di protezione previste, dei presidi e dei laboratori che si occuperanno di effettuare i test sierologici e i tamponi, di un piano concreto e articolato che coinvolga i medici di famiglia nella prima gestione dei casi. Per il capogruppo Pd non ci si può permettere di arrivare impreparati ad affrontare una possibile seconda ondata di un virus per il quale, attualmente, non esistono né un vaccino, né cure specifiche, per questo il Partito democratico chiederà subito un’audizione in commissione sanità per l'inizio di settembre per tenere alta l'attenzione.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Luv su Saluggia smetta di essere la discarica nucleare italiana; dai Moderati sull’ospedale civile di Settimo Torinese, quale futuro?; dal Pd sugli informatori scientifici che non possono accedere negli ospedali piemontesi. A quando la soluzione?; dal Pd sull’emanazione del bando sulla ricerca. Quali passi sono stati compiuti dall’amministrazione regionale in questi mesi?; da Forza Italia sul servizio degli operatori polivalenti di salvataggio in acqua; dal M5s sul campo di sosta in strada della Berlia a Collegno (To) quale azione di supporto per il superamento del campo; dal M5s sullo stato di attuazione dell’ordine del giorno numero 217 “Biomonitoraggio umano della popolazione residente presso il polo chimico di Spinetta Marengo, Alessandria”.

(Foto tratta dal sito del Consiglio regionale del Piemonte)

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