Riceviamo e pubblichiamo: 'Alcuni esponenti della Lista 'La Costituente dei Beni Comuni' si sono trovati davanti alla Bottero, in occasione di un Presidio indetto dalle RSU aziendali, per esprimere la propria solidarietà agli oltre 70 lavoratori allontanati dall’azienda mediante dimissioni “volontarie”, con un incentivo economico di poche migliaia di euro, mentre altri cinque lavoratori, fra i quali  invalidi e rappresentanti delle RSU, sono stati licenziati. Contro questi licenziamenti, i Sindacati hanno intrapreso una causa presso il Giudice del lavoro.

Ci sentiamo assolutamente partecipi e addolorati per la condizione materiale ed umana in cui si sono venuti a trovare i lavoratori della Bottero a causa del comportamento di una proprietà che si è sempre rifiutata di confrontarsi su un piano aziendale di prospettiva, preferendo attestarsi su misure che ridimensionano l’attività dell’azienda a seguito di una crisi che ha molte cause, fra le quali le principali sono riferibili a sbagliate strategie del management.

In questo contesto, le decisioni dell’Azienda hanno determinato un clima di disperazione fra i lavoratori all’insegna del “si salvi chi può” e conseguentemente la ricerca di ricollocazione in aziende concorrenti di personale tecnico e commerciale altamente qualificato.

Il nostro Gruppo Consigliare al Comune di Cuneo ha cercato in tempi utili di attivare la Giunta e il Sindaco Borgna al fine di arrivare ad un confronto di merito con l’Azienda, ma i nostri Amministratori non hanno mostrato la determinazione necessaria per costringere la Bottero ad una seria trattativa e non hanno sentito il dovere di essere presenti accanto ai lavoratori.

Oggi chiediamo al Sindaco di riprendere in mano la vicenda, che non si può e non si deve considerare conclusa, alla luce dell’azione giudiziaria intrapresa dai Sindacati e della necessità di riaprire una prospettiva veramente solida per i lavoratori e per l’Azienda stessa'.

La Costituente dei Beni Comuni