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Corso Giolitti, a Cuneo tante parole per nulla

CUNEO

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DENIS SCOTTI - Alzi la mano chi ha notizie su corso Giolitti a Cuneo. Credo che nessuno potrà rispondere a questa domanda. Purtroppo dopo l’interpellanza presentata in Consiglio comunale non si è più saputo nulla. Questo perché evidentemente mancano le idee e un progetto che superi estemporanee prese di posizione da parte dell’Amministrazione comunale.

Chi entra in città dalla stazione e lo percorre, si rende subito conto che la zona è degradata. Alcuni palazzi ormai fatiscenti, calcinacci che cadono dai soffitti, portici sporchi e immondizia.

In questo scenario ci sono attività che cercano con forza di continuare ad andare avanti, ma non è facile. La prima parte del corso, quella dalla stazione, vede nelle prime decine di metri circa 14 attività gestite da stranieri a fronte di pochissime gestite da italiani. Questa non è integrazione. Non si vuole discriminare chi non è italiano anzi, si deve cercare, in modo omogeneo, di integrare al meglio possibile coloro i quali lavorano onestamente, ma non può avvenire si crea di fatto una zona solo per stranieri o quasi, e di questo i commercianti ne risentono.

E la sera in corso Giolitti gli abitanti assistono anche a risse, urla e comportamenti incivili.

Sarebbe riduttivo pensare che i problemi siano tutti riconducibili alle troppe attività non italiane: infatti, c’è un problema di strutture, di parcheggi, di piante che sono ammuffite e di piste ciclabili. La cosa che stupisce più di un commerciante è che il piano di “abbellimento” per il corso prevede soltanto la zona adiacente a piazza Europa, proprio dove servirebbe meno. Sembrerebbe quasi che si voglia abbandonare la zona che va dalla piazza della stazione fino ai licei.

Sentendo alcuni commercianti, che ovviamente vogliono rimanere anonimi (come dar loro orto, vista la situazione), è emerso che non c’è ascolto. Qualcuno ha chiesto a suo tempo delle telecamere da installare sotto i portici, ma gli è stato risposto che non sono previste per la zona in questione.

Altri commercianti lamentano un costo eccessivo dei parcheggi per chi ha attività in zona, c’è anche il problema della pista ciclabile: problematica perché così vicina alle macchine parcheggiate a pettine sui marciapiedi.

Altri hanno chiesto più controlli a tutte le ore del giorno per contrastare, per quanto sia possibile, il degrado. C’è chi si è accorto che il passaggio dei cittadini non è quello di una volta: infatti i cuneesi arrivano fino ai licei, poi tornano indietro, scartando la zona che da lì arriva fino la stazione, senza contare la perdite di alcune corse ferroviarie che portavano sicuramente molte più persone verso l’altopiano.

Insomma, tanti problemi ma zero soluzioni. Sarebbe semplicissimo per l’Amministrazione comunale avere delle indicazioni importanti in merito: cominciare a chiedere alle parti interessate. Commercianti e abitanti sarebbero lieti di aiutare in tal senso.

Denis Scotti

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