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Confindustria sul Jobs Act: sempre nel rispetto della privacy

CUNEO

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“Il Jobs Act è arrivato in Italia con 30 anni di ritardo. Ha sicuramente modernizzato il nostro non competitivo sistema di regolamentazione dei rapporti di lavoro, ma da qui a dire che è uno strumento che ci sta portando fuori dalla crisi ce ne passa. È in corso un’inversione di tendenza che ci fa comunque ben sperare. In particolare, con il controllo a distanza dei lavoratori, il datore può controllare che il lavoratore, nell’esecuzione della prestazione lavorativa, eviti atti non consoni all’attività, per esempio furti. Tale potere non è, tuttavia, assoluto: è necessario che venga esercitato in modo da non ledere diritti fondamentali del lavoratore, come la dignità e la riservatezza”.

È stato questo il messaggio con cui il vicepresidente di Confindustria Cuneo, Domenico Annibale, delegato alle Relazioni industriali ha presentato l’importante seminario sul Jobs Act dal titolo “La riforma dei controlli a distanza dell’attività lavorativa” che si è svolto in doppia seduta presso la sede degli industriali cuneesi a Cuneo e ad Alba.

“Rispetto al passato – afferma Luigi Campanaro, responsabile area Relazioni industriali e sindacali di Confindustria Cuneo - la normativa prevede per esempio la possibilità di effettuare i controlli senza dover procedere con negoziazioni sindacali”.

Di fronte a una platea numerosa e interessata di imprenditori - alcuni chiamati a seguire l’appuntamento cuneese in videoconferenza da un’altra sala vista l’elevato numero di iscritti - ma anche di un considerevole numero di rappresentati di enti pubblici, interessati alle normative riguardanti l’ambito della gestione e amministrazione del personale, sono stati trattati temi che hanno dato modo ai partecipanti di comprendere, alla luce delle novità introdotte dal recente provvedimento legislativo, le corrette modalità d’uso degli strumenti di controllo a distanza dei lavoratori con riguardo agli aspetti del diritto del lavoro e alla disciplina della privacy.

Il seminario tecnico si poneva l’obiettivo di illustrare il quadro normativo e i dubbi che ancora permangono riguardo il tema. A chiarire meglio i meccanismi di questa importante novità per le realtà produttive e non solo ci hanno pensato gli avvocati Diego Dirutigliano e Silvio Tavella che nei loro interventi hanno rispettivamente svelato i meccanismi di controllo a distanza dei lavoratori tra le opportunità offerte dalla riforma e il principio del rispetto della persona e approfondito il tema della gestione dei controlli a distanza nel rispetto della privacy.

Durate l’incontro sono stati illustrati casi concreti ed è stato lasciato ampio spazio alle domande dei partecipanti che hanno così potuto condividere con i due relatori esperienze e soluzioni su un tema su cui storicamente ci sono molti dubbi e che da sempre genera difficoltà applicative e interpretative.

 

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