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Confindustria: revocare concessione alla società dell’At-Cn

CUNEO

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Con una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi ha chiesto la revoca della concessione all’attuale concessionaria dell’Autostrada Asti-Cuneo a causa della mancata realizzazione dei previsti lavori di completamento e l’apertura alla libera circolazione del tratto finora realizzato dell’A33, senza quindi riscossione di alcun pedaggio, finché non sarà totalmente completata dell’opera.

Già in passato il presidente Biraghi aveva avuto modo di esporre all’allora ministro Maurizio Lupi le ripercussioni negative, di carattere economico e sociale, causate dall'isolamento dovuto al mancato completamento di cinque lotti dell’autostrada e, in particolare, le questioni relative il lotto II.6, tratto cruciale che interessa il territorio di Castagnito-Alba e di Cherasco-Alba.

A rinverdire le speranze delle imprese e degli industriali cuneesi è giunta la disposizione della Direttiva europea 23/2014 sui contratti di concessione autostradale che, sancisce il principio per cui la durata massima delle concessioni è normalmente limitata a non oltre 5 anni. Eccezionalmente può essere concessa per un periodo superiore, solo in funzione di lavori o servizi di grande entità richiesti al concessionario.

Nella galleria l'intervista al presidente di Confindustria Cuneo Franco Biraghi.

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