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Con lo sfratto dalla casetta di legno della 95enne terremota abbiamo toccato il fondo!

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BRUNO MURIALDO - Come si può non provare vergogna di vivere in un Paese così cieco e insensibile verso i bisogni dei più deboli?

Una delle ultime ingiustizie è quello sulla povera Peppina di 95 anni, rimasta senza casa per colpa del terremoto a Macerata. Questa vecchietta si è vista sfrattare dalla sua casetta in legno da un’Amministrazione inflessibile che, nel nome delle legge, non ha tentennato nemmeno un attimo a fare "giustizia".

La stessa burocrazia che da anni non riesce a far demolire le case abusive costruite sui litorali delle nostre coste. In una vera democrazia si tiene conto soprattutto dei valori e della fragilità delle persone. E' vero che secondo la legge Peppina e i suoi famigliari hanno sbagliato, ma sui valori umani non potevano che avere ragione da vendere.

Adesso non rimane che attendere che Peppina si ammali, o che lasci per sempre questo mondo ingrato, così la legge avrà finalmente vinto, ma tutti noi ancora una volta avremo perso il buon senso, la ragione e la possibilità di avere, un giorno, un Paese migliore.

Bruno Murialdo  

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