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Arriva la pioggia in Piemonte e in Granda: "La tregua dalla sete è breve e la siccità resta"

CUNEO

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CUNEO CRONACA - La pioggia, in un mese storicamente ricco di apporti pluviali sinora invece del tutto insufficienti, è importante per salvare le semine primaverili e le coltivazioni in campo. È quanto afferma Coldiretti Cuneo in riferimento all’arrivo di una perturbazione sul Piemonte, in un’annata di siccità estrema in cui sono a rischio le performance dell’agroalimentare Made in Cuneo, con l’85% della produzione agricola che dipende dall’irrigazione. Se nell’immediato la pioggia, purché persistente e non troppo violenta, accresce le scorte idriche in fiumi e torrenti e dà respiro alle colture – rimarca Coldiretti Cuneo – la tregua dalla sete è breve e la siccità resta l’emergenza numero 1 dell’agricoltura cuneese.

Come emerge dal dossier "Le vie dell’acqua" che Coldiretti Cuneo ha presentato alcuni giorni fa con un decalogo di proposte, non esistono nella Granda progetti organici finalizzati a trattenere l’acqua piovana tramite invasi – i piccoli laghetti da realizzare senza uso di cemento e in equilibrio con i territori che Coldiretti chiede da anni con l’ANBI – ma anche volti a distribuire in maniera efficiente l’acqua presente e a migliorare l’utilizzo delle risorse idriche in agricoltura attraverso sistemi di irrigazione che ne ottimizzino l’impiego.

Coldiretti Cuneo chiede di fare il censimento di tutti i progetti ipotizzati in passato e un rapido riesame delle criticità che ne hanno impedito la realizzazione, individuare un Commissario e istituire una Cabina di regia che porti avanti un Piano di breve, medio e lungo periodo per la Provincia di Cuneo, individuando le idee progettuali più urgenti e le fonti di finanziamento disponibili. Indispensabile, secondo Coldiretti Cuneo, sarà procedere ad una semplificazione delle procedure autorizzative anche attraverso, laddove necessario, un riesame della legislazione vigente. Ma anche attivare sul territorio sperimentazioni e azioni dimostrative di efficientamento delle tecniche irrigue, potenziare il servizio di assistenza tecnica e formazione professionale rivolto agli agricoltori e sviluppare una campagna di informazione sulle esternalità positive che l’attività di gestione della rete irrigua comporta. Essenziale, infine, adottare un sistema di riorganizzazione e accorpamento degli Enti irrigui.

"Serve un progetto ambizioso capace di incidere a livello strutturale e gestionale per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in atto. Abbiamo il dovere di affrontare oggi la questione dell’approvvigionamento idrico per garantire un futuro alle prossime generazioni. In gioco non ci sono solo gli interessi del settore agricolo ma dell’ambiente e dell’intera collettività" dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Le infrastrutture irrigue e idriche in generale devono avere la stessa dignità delle altre infrastrutture – spiega il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – perché se quelle stradali sono importantissime per unire il Paese, così come lo sono quelle scolastiche per formare i nostri figli e quelle ospedaliere per garantire un’adeguata assistenza sanitaria, efficienti infrastrutture idriche sono essenziali per la vita”. Senz’acqua – ricorda Coldiretti Cuneo – non si può produrre cibo e, in mancanza di progetti da concretizzare sul territorio per tutelare e gestire le risorse idriche della Granda, a breve mancherà anche l’acqua per l’uso civile e idropotabile.

Intanto l'Arpa ha diramato allerta gialla per temporali sul Piemonte nord-orientale. Sono previsti infatti diffusi rovesci e temporali, più intensi sul settore centro-settentrionale della regione. La fase di instabilità durerà fino alle prime ore della mattinata di venerdì, quando l'allontanamento della circolazione verso le Isole Britanniche favorirà un graduale miglioramento del tempo, con fenomeni residui in successivo esaurimento. Sabato è attesa una debole rimonta del campo di pressione sul Mediterraneo, con condizioni stabili e parzialmente soleggiate, mentre domenica si assisterà alla discesa di una nuova saccatura dal mare del Nord.

Nello specifico: 

Venerdì 21 aprile

Nuvolosità: al mattino cielo nuvoloso, copertura in graduale attenuazione nel corso del pomeriggio, con schiarite più ampie sulle Alpi.

Precipitazioni: al mattino deboli sparse sul settore alpino, con valori ancora forti e localmente persistenti sui rilievi settentrionali e sulle zone pedemontane; nel pomeriggio fenomeni deboli isolati in esaurimento. Quota neve sui 1300-1400 metri su Alpi Lepontine e Pennine, sui 1700 metri sui restanti settori.

Zero termico: in aumento a partire da sud fino a 2500 metri, valori sui 2000 metri sui rilievi settentrionali.

Venti: moderati sudoccidentali sulle Alpi, deboli altrove, meridionali sull'Appennino e prevalentemente orientali altrove, con rinforzi sulle pianure settentrionali nella prima parte della giornata.

Sabato 22 aprile

Nuvolosità: cielo velato in montagna e parzialmente nuvoloso in pianura con addensamenti al primo mattino sulla fascia pedemontana occidentale.

Precipitazioni: assenti salvo isolati piovaschi a ridosso dei rilievi nelle ore pomeridiane.

Zero termico: in rialzo sui 2600 metri a nord e 2800 metri a sud.

Venti: moderati da ovest sulle Alpi e deboli altrove, da sud sull'Appennino e di direzione variabile sui restanti settori.

Domenica 23 aprile

Nuvolosità: cielo parzialmente nuvoloso con nubi in aumento nel corso del pomeriggio.

Precipitazioni: dalle ore centrali della giornata deboli, anche a carattere di rovescio, su zone montane e pedemontane e pianure orientali.

Zero termico: in calo, a nord sui 2300 metri e a sud sui 2500 metri.

Venti: moderati sudoccidentali in montagna e deboli prevalentemente nordorientali in pianura.

(Foto d'Archivio)

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