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Com'è diventato di classe ORO Nature quel vecchio cascinale in pietra sulle colline di Peveragno che una coppia ha scelto per passarci la vita insieme

MONTAGNA

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Il  tutto ha inizio sulle colline di Peveragno, in provincia di Cuneo, dove Andrea Tealdi e Zaira Bracco trovano un lotto di terreno in vendita nel quale è presente un vecchio cascinale in muratura di pietra. SFORZI PREMIATI

Il fabbricato ha un porticato sul fronte sud, due piani fuori terra, e internamente, è voltato a mattoni, lignea la struttura del tetto. Il complesso è inserito in una grande superficie verde, in parte boschiva. Il classico vecchio cascinale abbastanza comune nelle regioni pedemontane della "Granda".

Una breve visita, da parte dell’architetto Marco Mauro (tecnico incaricato al progettazione) agli uffici comunali consente di scoprire che è possibile la demolizione totale e la ricostruzione dello stesso, ma in accordo con la proprietà si reputa interessante il recupero della vecchia architettura nel rispetto della tipologia costruttiva locale con un semplice intervento di ristrutturazione. La decisione dei proprietari è anche quella di sistemare il fabbricato con una attenta scelta dei materiali di utilizzo in funzione della “riciclabilità” degli stessi a fine vita dell’edificio e, naturalmente, optano per una riqualificazione energetica che porti ad avere una abitazione con un ridottissimo consumo energetico ed ottima qualità di vita al suo interno.

L’opportunità viene data con quanto previsto dal protocollo proposto dall’Agenzia CasaClima conosciuto come “Nature”, che ha la doppia valenza energetica ed ambientale.

CasaClima Nature è il protocollo che permette di valutare e certificare un edificio non solo dal punto di vista dell’efficienza energetica, ma anche rispetto agli impatti sull’ambiente e sulla salute e il benessere delle persone. Casa-Clima Nature introduce una valutazione oggettiva degli impatti ambientali dei materiali e dei sistemi impiegati nella costruzione e dell’impatto idrico dell’edificio, espresso in termini di fabbisogno di acqua potabile e di mantenimento del ciclo idrico naturale. A garanzia del comfort e della salubrità degli utenti per gli ambienti interni sono richiesti precisi requisiti per la qualità dell’aria, per l’illuminazione naturale, per il comfort acustico e per la protezione dal gas radon. La certificazione CasaClima Nature può essere richiesta sia per edifici residenziali, sia per edifici non residenziali, ad esclusione delle tipologie per cui esiste già un sigillo di sostenibilità specifico (ClimaHotel, CasaClima Wine etc.).

Prima di decidere la tipologia degli interventi un’analisi preliminare dell’edificio, riesce ad individuare puntualmente le varie problematiche (serramenti, pareti esterne, tetto, solai verso soffitte, impiantistica …) ed intervenire in maniera mirata al fine di ottimizzare gli interventi da farsi contenendo i costi. Si è inoltre analizzato quali le possibilità di accesso a finanziamenti in corso e si sono attivati sia la detrazione del 65% (riqualificazione energetica dell’intero edificio), quella del 50% (ristrutturazione) ed un finanziamento con la Regione Piemonte in conto interesse. Ciascuna ovviamente mirata sugli specifici interventi ed in funzione degli importi consentiti.

Dopo una accurata progettazione anche dei vari dettagli costruttivi necessari alla eliminazione o quanto meno riduzione dei vari ponti termici si è partiti con i lavori nel può partire con i lavori nel mese di luglio 2013, esattamente 12 mesi dopo i lavori sono terminati ed i proprietari hanno preso residenza nella loro nuova casa.

LA PAROLA AI  PROPRIETARI

' Tutto è cominciato un po' per scherzo qualche anno fa quando Zaira ed io ci siamo messi alla ricerca di una casa vecchia da ristrutturare. Durante uno dei nostri tour nella campagna cuneese ci siamo immaginati di vivere in un cascinale ristrutturato in modo conservativo secondo la tradizione del luogo, ma soprattutto che fosse autonomo dal punto di vista energetico, senza nessun tipo di allacciamento alla rete di luce e gas. Che non dovesse dipendere da nessuno. "Chissà se un giorno si riuscirà ad arrivare a questo punto!" Ci siamo chiesti. Avevamo già sentito parlare di case passive costruite in particolare in Germania, ma senza sapere esattamente di che cosa si trattasse. Oggi ripensando a quel momento ci viene da sorridere. Già, perchè da pochi mesi siamo entrati a vivere nella nostra nuova casa che poco si discosta da quell'immagine. Tutto questo grazie all'architetto Marco Mauro che ci ha fatto conoscere CasaClima e con il quale abbiamo approfondito le tematiche del risparmio energetico e dell'efficienza complessiva degli edifici.

Tornassimo indietro credo rifaremmo la stessa scelta. In primo luogo perchè siamo convinti che ristrutturare edifici esistenti, specie se caratterizzati da un'architettura tipica di una determinata regione, sia doveroso per ragioni storiche e culturali, ma anche ambientali. Ogni giorno in Italia vengono cementificati 70 ettari di terreno vergine che mai tornerà ad essere come prima. Lo sfruttamento del territorio ha raggiunto livelli inaccettabili per cui troviamo paradossale costruire nuove abitazioni quando si potrebbe più opportunamente riqualificare ciò che già esiste.

Il rispetto dell'ambiente in cui viviamo passa anche dall'abbattimento delle emissioni di gas serra. Una casa energeticamente efficiente richiede poca energia  e di conseguenza il suo impatto ambientale risulta essere contenuto. Per la nostra nuova casa abbiamo deciso di eliminare i derivati del petrolio come combustibili e di aderire al protocollo "Nature" di CasaClima. Utilizzare materiali ecologici per non gravare sull'ambiente e per migliorare il benessere interno dell'edificio.

Ora che l'agenzia CasaClima ci ha comunicato ufficialmente il riconoscimento" Gold Nature" abbiamo la garanzia  di un ente serio e autorevole e la soddisfazione per aver contribuito anche se in minima parte a ridurre l'impatto dell'uomo sulla natura.

A livello pratico risulta ancora difficile condividere delle impressioni riguardo il benessere abitativo essendo da poco più di due mesi occupanti stabili della casa. Ciò che ci ha colpito in questi giorni di abbassamento delle temperature esterne prossime allo 0 è la notevole capacità termica dell'edificio. Nonostante l'impianto di climatizzazione invernale non sia ancora entrato in funzione la temperatura interna si è sempre mantenuta al di sopra dei 19 °C. (inizio novembre 2014)'

IL PROGETTO

Obiettivo ambizioso per i nuovi proprietari che danno incarico all’architetto Marco Mauro (studio Architettura e Costruzioni di Boves), consulente dell’Agenzia CasaClima e progettista di edifici a bassissimo consumo energetico, è quello di promuovere una ristrutturazione dell’esistente al fine di arrivare ad una certificazione Oro Nature da parte dell’Agenzia CasaClima di Bolzano, con un fabbisogno energetico inferiore ai 10 kwh/metro quadro anno. La scelta progettuale, al di là dell’ovvio rispetto per la struttura architettonica presente con la totale conservazione delle forme: del portico con la pilastrata in mattoni, del ballatoio in legno (ricostruito, viste le cattive condizioni del preesistente), dell’impianto voltato del piano terreno con splendide volte a mattoni pieni a vista. La filosofia del progetto prevede di mettere a “contatto” l’abitato interno con la natura esterna. Il piano terra, destinato a zona giorno, comunica con la porzione porticata tramite aperture che, in parte, vengono rettificate e parzialmente maggiorate (rispettando una simmetria di facciata ante esistente); stessa cosa il primo piano con le camere che si affacciano direttamente al ballatoio in legno con il quale vi è un accesso diretto. Presente anche una piccola zona soppalcata, dove le altezze del primo piano lo consentono.

La scelta di maggiorare le superfici finestrate sul lato sud è anche dettata dalla volontà di “portare il sole in casa” e fruire in questo modo degli apporti solari, gratuiti ai fini energetici, nella stagione autunnale e in quella invernale.

Proprio per giungere a questo risultato, e non modificare la profondità del porticato antistante il fronte sud, dove sarebbe stato necessario abbattere e ricostruire la bella pilastrata in mattoni a vista esistente, si sceglie di realizzare gli ultimi metri di tetto in prossimità della gronda in lastre di vetro. Per lo stesso motivo il ballatoio (balconata coperta), in legno, viene un poco “ristretto” al fine di garantire il soleggiamento (sole basso rispetto l’orizzonte) invernale e un riparo dall’eccesso (sole alto rispetto l’orizzonte) nel periodo estivo. In questo modo, solo il sole invernale colpisce le superfici vetrate del fronte sud, mentre le ombreggiature del tetto e del ballatoio impediscono la cosa nel periodo estivo. In questo modo viene assicurato un ottimo comfort abitativo a costo energetico zero. Contestualmente all’inizio dei lavori si provvede ad una analisi del luogo con un rilevatore di Argon al fine di verificare la presenza del noto gas radioattivo che, da una analisi dell’Arpa Piemonte, è presente in alcune zone (tra cui Peveragno) in valori anche maggiori di 200 Bq/m3.

Le emissioni rilevate al piano terra, in prossimità del terreno, sono di 53 Bq/m3, tali da non destare preoccupazioni. Comunque si decide di realizzare la piastra di fondazione/consolidamento strutturale interna ai locali del piano terra in cemento armato senza soluzione di continuità, al fine di garantire un’ulteriore protezione. La scelta dei materiali per le coibentazioni ricade su schiume minerali (240mm) per il cappotto esterno, in modo da non ridurre eccessivamente la permeabilità al vapore delle murature esistenti. Il tetto (ricostruito in legno) ha una coibentazione in due strati di fibre di legno da 260 e 22 mm, oltre a tutti i teli di tenuta al vento e all’aria e freni al vapore necessari che saranno nastrati con particolare attenzione dalla ditta incaricata.

Internamente, la coibentazione verso il terreno è stata realizzata con lastre di vetro cellulare da 200 mm atte anche a garantire una buona impermeabilità dell’umidità di risalita dal terreno. I serramenti, in legno, sono realizzati con il telaio di modesta larghezza in modo da consentire una maggiore superficie vetrata con valori di perdita energetica molto bassi.

La posa, realizzata da ditta specializzata, garantirà una accurata tenuta all’aria sia a livello del nodo falso telaio/muro che del nodo telaio fisso/falso telaio. Internamente, essendo le vecchie murature in pietra, la scelta degli intonaci ricade su quelli di calce naturalesia al piano terra che al primo piano, per una migliore i permeabiità al vapor acqueo. Dunque, tutti elementi naturali: calce,  schiume minerali, vetro cellulare (che è vetro riciclato in altissima percentuale), legno e fibre di legno. In questo modo si riesce a ristrutturare un edificio che rispetta i requisiti della certificazione “Nature” della Agenzia CasaClima.

Gli impianti

Avendo un edificio con un fabbisogno energetico così basso (praticamente meno di 1 litro di gasolio o 1m3  di metano per ogni metro quadro di superficie riscaldata) gli impianti sono ridotti al minimo. Il progettista (ingegnere Luca Sarale) si orienta su una pompa di calore aria/acqua ad elevata efficienza (Cop 4,78 a 7 °C), un modesto sistema di riscaldamento a pavimento radiante ed un sistema di ricambio dell’aria con efficienza (verificata da CasaClima) dell’ 87%. Ovviamente, non essendoci allaccio al gas la cucina è dotata di piastre ad induzione, sempre più presenti sul mercato ed ormai ampliamente collaudate in cucina ed accettate dai proprietari; questo ha evitato anche il “buco nel muro” necessario per il ricambio di ossigeno nel caso delle fiamme libere del classico gas da cucina.

Le acque delle grondaie vengono canalizzate in una cisterna e di lì, previo filtraggio, utilizzate negli scarichi dei bagni e per l’irrigazione dell’orto. Ma chi fornirà tutta (la poca) energia necessaria? Sulla falda del tetto in pieno sud si prevede un impianto fotovoltaico da5,88Kwp realizzato in pannelli ad alta efficienza (21%), che garantirà il fabbisogno di energia con un ottimo rapporto di copertura. I lavori sono durati in tutto circa un anno, ultimati nel luglio 2014, da allora l’edificio è abitato dalla proprietà che ne ha apprezzato anche il buon benessere abitativo durante la calura estiva.

IL COLLAUDO

In ultimo si sono eseguiti i collaudi ovvero il temutissimo Blower Door Test al fine di verificare la tenuta all’aria dell’intero edificio e conseguentemente la bontà delle lavorazioni eseguite da tutti gli artigiani siano muratori, operai del cappotto, idraulici, elettricisti e serramentisti.

Il test viene eseguito una prima volta con metodologia B come previsto dalla norma UNI EN 13829:2002 (ovvero ad edificio non ultimato) mancano finiture impianto elettrico, sanitari nei bagni e pavimenti lignei incollati. Sono presenti al test: elettricista, idraulico, serramentisti e muratori, tutti incuriositi dall’esito e alcuni un po’ preoccupati ma fiduciosi nella certezza di aver fatto un buon lavoro. Il risultato dà loro ragione la media dei test (pressione/depressione) porta ad un risultato di 0,4220 h-1 contro un valore massimo consentito di 0,6 h-1 fissato dall’Agenzia CasaClima per la classe ORO. Grande è la soddisfazione di tutti per il risultato conseguito.

Il test eseguito con il metodo A (edificio ultimato ed in funzione) porta ad un risultato ancora un poco migliorato avendo eliminato piccole perdite nelle scatole dell’impianto elettrico con un valore di 0,4080 h-1(media sulle due prove pressione/depressione). La soddisfazione è grande da parte di tutti, proprietari inclusi che presenziano all’ultima prova.

LA CERTIFICAZIONE

A fine ottobre, ultimati anche tutti i controlli formali delle certificazioni sui singoli materiali utilizzati (l’Agenzia CasaClima in questo caso rilascia una certificazione che ha valenza non solo di risparmio energetico ma anche ambientale), viene rilasciato da parte dell’Agenzia CasaClima l’ambito certificato energetico/ambientale che classifica l’edificio in classe ORO Nature con un fabbisogno energetico pari a 9 kWh/m2 anno (solo involucro), con un’efficienza complessiva di -35  kWh/m2 anno e -6 kg CO2/m2 anno . Totale la soddisfazione della proprietà, dello staff di progettazione/direzione dei lavori  e anche  degli artigiani che hanno partecipato alla realizzazione.

 

Caratteristiche dell’edificio

Superficie netta ai piani riscaldata: 205,35 m2

Volume totale: 905,58 m3

Coefficiente medio trasmissione involucro: 0,22 W/m2K

Piani fuori terra: 2

Quota energia alternativa: 59,45%

 

PROPRIETA’: Bracco Zaira e Tealdi Andrea

PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E CALCOLI ENERGETICI: architetto Marco Mauro - consulente CasaClima, progettista edifici classe ORO(Boves- CN)

PROGETTO IMPIANTI: ingegnere Luca Sarale, esperto CasaClima junior (Cuneo – CN)

IMPIANTI TERMICI: Pellegrino Michele (Boves – CN)

IMPIANTI ELETTRICI: Pellegrino Ermanno (Boves – CN)

CAPPOTTI: Andrea Frazzo  (Mondovì – CN)

OPERE EDILI : Edilmontesnc (Montemale di Cuneo - CN)

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