ALBA
CUNEO CRONACA - C’è un tempo per riflettere e uno per ricominciare. Alla Collina degli Elfi, spesso, questi due tempi coincidono. È accaduto ancora una volta con il convegno nazionale tenutosi presso la Fondazione Ferrero di Alba: un incontro che ha unito teoria e esperienza, ospitato nel segno dell’arte in mostra di Valerio Berruti e pensato per chi ogni giorno si prende cura dei bambini in remissione da malattia oncologica.
Intitolato “Separazioni e crescita: la difficile ripresa della vita quotidiana dopo la malattia in oncologia pediatrica”, il convegno ha offerto un’occasione autentica di dialogo tra medici, psicologi, educatori e volontari provenienti da tutta Italia. Si è parlato del dopo: di ciò che accade quando le cure terminano, ma la guarigione non è ancora una certezza. Il ritorno alla vita quotidiana, soprattutto per i bambini e gli adolescenti, è un cammino fragile che richiede strumenti, reti e attenzione.
"Abbiamo affrontato un tema ancora poco esplorato, ma centrale: il momento in cui la cura finisce e inizia il ritorno alla vita. È proprio in questa fase, tanto silenziosa quanto delicata, che si gioca gran parte del benessere futuro di un bambino e della sua famiglia. Il convegno ci ha permesso di confrontarci e soprattutto di costruire insieme una visione integrata della cura, capace di mettere in dialogo psicologia, medicina, educazione e ascolto", dichiara Luisella Canale, presidente del Comitato Scientifico de La Collina degli Elfi.
Si è parlato della difficoltà di separarsi, di crescere, di ricominciare. Di quanto sia importante costruire ponti tra ospedale e quotidianità, tra la crisi della malattia e la possibilità di una rinascita. Ed è proprio in questa dimensione che si inserisce la missione della Collina, riconosciuta oggi come punto di riferimento da parte dei principali ospedali oncologici pediatrici italiani.
"Essere parte – e contribuire a creare – una community che dialoga, si confronta e cresce insieme è per noi un obiettivo fondamentale. Occasioni come questa rappresentano non solo uno strumento di aggiornamento professionale, ma una vera e propria garanzia di crescita umana e scientifica. Ne usciamo arricchiti, motivati, più forti come rete e come visione condivisa", ha concluso Luisella Canale.
Il riconoscimento, la fiducia e la collaborazione con i principali ospedali oncologici pediatrici italiani rappresentano oggi uno dei punti di forza dell’associazione, che ha saputo creare una rete nazionale di professionisti motivati e competenti, capaci di lavorare con delicatezza e rigore al fianco delle famiglie più fragili.
Con lo stesso spirito del convegno, domenica 15 giugno riprenderanno le settimane di accoglienza gratuita per le famiglie con bambini in remissione oncologica, provenienti da tutta Italia. Il centro, che ha sede nell’ex convento dei Padri della Dottrina Cristiana a Craviano di Govone, accoglierà ogni settimana nuclei familiari inviati da ospedali e associazioni partner, offrendo uno spazio di ascolto, condivisione e cura.
Grazie all’impegno congiunto di terapeuti e oltre 150 volontari, La Collina si conferma un luogo in cui la fragilità diventa terreno di rinascita. Un’esperienza che unisce accoglienza, supporto emotivo e percorsi personalizzati, mantenendo viva la collaborazione con realtà sanitarie di riferimento come il Regina Margherita di Torino, l’ospedale SS. Annunziata di Savigliano, il Meyer di Firenze, il Gaslini di Genova, il Bambin Gesù di Roma, l’Azienda Ospedale Università di Padova e molti altri.
"La stagione che si apre è la conferma di un impegno costante e collettivo. Non siamo mai stati solo un luogo di accoglienza: siamo una casa, un rifugio, un’esperienza trasformativa. Il nostro lavoro è possibile grazie a una rete solida fatta di ospedali partner, di operatori sanitari, di volontari appassionati. È un intreccio di relazioni che ogni anno si rinnova, si consolida, e dà vita a un percorso concreto di cura e accompagnamento", afferma Manuela Olmo, presidente dell’associazione, che aggiunge: "Siamo pronti a ripartire. Le settimane in Collina sono un tempo sospeso, uno spazio necessario per guarire anche ciò che non si vede: la paura, la stanchezza, il silenzio che segue la malattia. Accogliere è la nostra forma più autentica di restituire speranza".
E come ogni estate, la cura incontra anche il territorio. Sabato 21 giugno alle 21, nella sede di via Craviano 45 a Govone, si terrà il concerto solidale del Chorus2000. L’ingresso sarà libero con offerta, e il ricavato sosterrà il Progetto Protezione Famiglie Fragili (PPFF), promosso in collaborazione con Asl Cn2 e Rete Oncologica Piemonte–Valle d’Aosta per accompagnare i nuclei familiari più vulnerabili del territorio nel percorso di malattia oncologica. Prenotazione consigliata al numero 345/0844959.