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CHIUSA PESIO/ In Biblioteca venerdì sera "Terezìn: la fortezza della resistenza non armata"

MONDOVì

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In occasione della Giornata della Memoria, l'amministrazione comunale in collaborazione con la biblioteca civica Ezio Alberione e "La fabbrica dei suoni" invita ad un incontro con MARIA TERESA MILANO venerdì 25 gennaio 2019, ore 21,00. L'incontro, dal titolo "Terezìn: la fortezza della resistenza non armata" è ad ingresso gratuito. 

Il 10 ottobre 1941, nel corso della Conferenza di Praga voluta da Reinhard Heydrich, Reichsprotektor di Boemia e Moravia, i nazisti istituiscono il ghetto di Terezín, che con il tempo verrà a costituirsi quale «laboratorio diabolico» a servizio della propaganda di regime. Nei quattro anni di funzionamento vengono internate circa 140.000 persone, tra loro 15.000 bambini.

Al momento della liberazione gli adulti sopravvissuti sono 3800, i bambini 142. Nel «ghetto modello» creato dai nazisti si tengono 2430 conferenze, 600 spettacoli teatrali e musicali e si allestiscono i laboratori d’arte per bambini. Leggere l’universo Terezín, definito «fucina di cultura» da Chaim Potok, significa conoscere una realtà di fame, violenza, morte e orrore, ma soprattutto riscoprire la forza vitale della dignità umana, della cultura come valore, dell’educazione come responsabilità.

Guida l’incontro nella conoscenza di Terezín Maria Teresa Milano, dottore di ricerca in Ebraistica, traduttrice, autrice e formatrice. Crea e conduce progetti su storia, cultura e musica ebraica per conto di scuole e istituzioni. Cura la rubrica «In ascolto» per Pagine Ebraiche – Moked. È docente di ebraico presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano e tiene corsi di lingua e di cultura ebraica. All’attività di ricerca affianca quella artistica come cantante nel gruppo klezmer Mishkalé, con cui ha prodotto Shtetl (recital e disco).

Alla fine dell'incontro sarà possibile visitare la mostra STERMINIO IN EUROPA. PERCHÈ RICORDARE

Fino al 3 febbraio 2019

Orario di biblioteca, apertura straordinaria domenica 27 gennaio

Una mostra in 40 pannelli preparata dall’ANED già negli anni ’70 e periodicamente aggiornata e arricchita. Le immagini e i testi raccolti raccontano il periodo 1933-1945, l’inizio dei totalitarismi e le leggi razziali. Un ammonimento per le generazioni future affinchè ciò che è successo non si debba ripetere mai più.

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