MONTAGNA
ALICE MARINI - La notizia della chiusura della Scuola di Chiappera, un progetto di ospitalità diffusa nell'ultimo borgo abitato dell'alta Valle Maira, in provincia di Cuneo, è una notizia in qualche modo triste per la valle. Perché per dieci anni la struttura ha proposto un'offerta turistica innovativa, basata sul concetto di ospitalità diffusa, trasformando i visitatori in residenti della borgata.
Aperta nel giugno 2014, la Scuola di Chiappera si è distinta per la sua offerta di turismo green e slow per cui è nota la valle Maira. Gli ospiti avevano la possibilità di soggiornare nelle camere della Scuola o in alcune delle case tradizionali del borgo, conservato grazie ad un vincolo paesaggistico quarantennale e negli ultimi anni pressoché interamente recuperato con il massimo rispetto dell'architettura locale.
Il piano di riqualificazione, avviato negli anni '80 con l'acquisto di vecchie case nel borgo abbandonato, ha coinvolto anche i discendenti dei residenti che avevano lasciato la zona. Un'organizzazione formata da privati cittadini e dal Comune ha ottenuto finanziamenti europei per ristrutturare le case e le aree pubbliche, mentre la scuola è stata venduta tramite un bando comunale nel 2007/08, poi riqualificata da privati.
"Ci sono certi progetti sviluppati in montagna che sono decisamente ambiziosi, ma rappresentano sfide complesse da portare avanti" spiega Stefano, uno dei gestori della Scuola, impossibilitato a continuare l'attività, mentre il cognato Pierpaolo è in procinto di andare in pensione. "La nostra forza lavoro è in gran parte stagionale, il che comporta una costante rotazione del personale all'interno della nostra attività".
Nel post di addio, i gestori Pierpaolo e Stefano hanno ringraziato gli amici, i collaboratori e i visitatori, sottolineando come il progetto abbia permesso all'ultima borgata della Valle Maira di essere "riconosciuta" e amata.
Alice Marini