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Cgil Cuneo: "Purtroppo un sistema illecito di intermediazione che sfrutta lavoratori in condizioni di estrema debolezza e precarietà"

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo da Cgil Cuneo: "Arriva la sentenza del Tribunale di Cuneo sul processo per caporalato che ha coinvolto due aziende cuneesi e un caporale che gestiva il reclutamento della manodopera. Andrea Basso, segretario generale della Flai Cgil Cuneo: "La sentenza conferma quanto sostenuto nel tempo dal sindacato. Purtroppo anche nel nostro territorio esiste un sistema illecito di intermediazione che sfrutta lavoratori in condizioni di estrema debolezza e precarietà. E’ una sentenza storica che valorizza il nostro impegno pluriennale fatto di azioni concrete e di sostegno ai lavoratori. Ci aspettiamo che quanto accaduto convinca tutti (istituzioni, associazioni datoriali, comunità locali) dell’indispensabilità di arrivare a un sistema di collocamento pubblico dei lavoratori agricoli trasparente e rispettoso delle leggi, dei contratti e dei diritti inviolabili delle persone.

La Flai Cgil e la Cgil di Cuneo si sono costituite parte civile perché ritengono doveroso battersi in ogni ambito per rivendicare e ribadire il ruolo che il lavoro deve avere per realizzare una società più giusta che dia dignità alle persone che vivono delle loro fatiche. Davide Masera, segretario generale Cgil Cuneo: "La sentenza ci obbliga a guardare in faccia la realtà senza vergogna. Lavorare per la legalità è la miglior difesa della parte onesta del sistema frutticolo cuneese e per garantire diritti e tutele ai braccianti agricoli impegnati nei campi. Molto resta da fare e ci impegneremo ad allargare la nostra presenza e la nostra azione ad altri due settori vitali per l’economia del Cuneese in cui sappiamo esserci zone d’ombra di sfruttamento, di lavoro grigio e nero: gli allevamenti e il sistema vitivinicolo di Langhe e Roero".

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