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CEVA/ Presto la realizzazione del Museo del Fungo nel convento dei Padri Cappuccini

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - La nascita del Museo del Fungo di Ceva (Cn), troverà collocazione nel convento dei Padri Cappuccini, chiuso dal 2012. Tutto ciò grazie al primo finanziamento e al progetto che, dopo tanto tempo, grazie alla collaborazione virtuosa tra il Comune di Ceva e i volontari del Gruppo Micologico Cebano “Rebaudengo-Peyronel”, può dirsi oramai letteralmente fissato sulla carta.

Un sogno nel cassetto inseguito da decenni, per una cittadina che fa parte del circuito delle “Città del Fungo” e organizza da 59 anni una mostra micologica (di valenza nazionale) fra le più quotate scientificamente in Europa. Oltre ad essere al centro di un territorio boschivo naturalmente vocato alla crescita di funghi, come pochi altri.

I locali dell’ex convento, che saranno attrezzati per la visita anche da parte di persone diversamente abili, sono adiacenti alla chiesa, accessibili attraverso un’ampia scalinata e affacciati su un piazzale a parcheggio gratuito.

Si tratta di un complesso su due piani, che si sviluppa attorno a un piccolo chiostro, circondato per tre lati da un porticato con ampie vetrate, sul quale si affacciano i numerosi ambienti. Entro le mura, anche un giardino. Comune e Gruppo Micologico ritengono che l’utilizzo museale del complesso possa ben rappresentare una valorizzazione prestigiosa della struttura, importante nella tradizione, devozione e attualità del territorio, dal punto di vista storico, artistico e religioso.

La presenza dello spazio verde, poi, rappresenta un’ottima opportunità per approfondire e raccontare il mondo dei funghi e delle piante, attraverso la realizzazione di un giardino botanico e un orto didattico in collaborazione con le scuole.

Il progetto e le finalità del Museo sono stati condivisi con padre Michele Mottura, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini per il Piemonte, che nelle scorse settimane si è recato in visita a Ceva appositamente per incontrare il sindaco Vincenzo Bezzone, il vicesindaco Lorenzo Alliani, il presidente del Gruppo Micologico Giorgio Raviolo, il vicepresidente Aldo Viora e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, Osvaldo Demaria. L’ex convento, è concesso dai Frati Cappuccini in uso al Comune in comodato gratuito a far data dalla chiusura, nel 2012. Da allora una parte dei locali viene utilizzata dalla Protezione civile comunale.

Condizione che non cambierà, salvo nel caso in cui per la stessa Protezione civile dovesse venire individuata, nell’ambito di un piano d’interesse comunale, una diversa collocazione. Rimangono a disposizione della Fraternità dei Cappuccini anche gli spazi attualmente in uso per l’eventuale ospitalità di un religioso. Le attività del Gruppo Micologico Cebano “Rebaudengo – Peyronel”onlus si ispirano alla salvaguardia della natura, alla valorizzazione dell'ambiente e alla diffusione della cultura micologica.

È stato il secondo Gruppo Micologico in Italia (dopo il Bresadola di Trento) a vedere la luce, Nel 1962 un gruppo di amici decise di dare avvio a un'iniziativa che ridesse smalto ai festeggiamenti di fine estate. Ed ecco l’idea di ricostruire uno spaccato di sottobosco, con il suo re a farla da padrone. Per sistemare, classificati in modo correttamente e strettamente scientifico, i funghi venne coinvolto Ernesto Rebaudengo, entomologo appassionato di tutte le espressioni della natura e dell'ambiente, che con un vecchio manuale di micologia riuscì a compiere il primo miracolo. Nacque così la prima edizione della rassegna, che oggi rappresenta uno dei massimi appuntamenti del settore a livello internazionale. 

La storia ormai conta 59 anni. Dalle esposizioni nei locali delle scuole elementari Galliano a quelle nell’ex caserma, fino alla scelta della suggestiva cornice dei portici medievali di via Marenco. Poi i rapporti di amicizia e collaborazione con altre associazioni micologiche di Francia e del Canton Ticino, ed è del 1991 il simpatico “trigemellaggio” con il Ticino e la Maurienne.

Intanto, all'inizio degli anni settanta il gruppo cebano concorse alla fondazione dell'Unione Micologica Italiana, in qualità di seconda associazione ufficialmente fondata in Italia, e nel 1972 la città ospitò il primo congresso nazionale della stessa Unione, entrando a pieno titolo nel gotha della micologia. Poi l’avvio delle “Giornate Internazionali di Micologia”, con la presenza di micologi e studiosi da Francia, Svizzera, Belgio, Spagna e da tutta Italia.

In ambito locale, l’attività consiste nel promuovere corsi d’introduzione alla micologia per iscritti, simpatizzanti e per gli studenti, così come nel partecipare alle iniziative legate all'ambiente, promosse da Comuni vicini e dalle Unioni Montane. L’allestimento del Museo del Fungo nell’ex convento dei frati Cappuccini sicuramente è un progetto che, per i suoi obiettivi di rigore scientifico e risposta tecnologica, richiede impegni economici non di second’ordine. Il Comune di Ceva, d’intesa con il Gruppo Micologico, ha chiesto con fiducia il coinvolgimento e il sostegno di realtà che, da sempre, credono e investono sul territorio e la sua valorizzazione.

È notizia ufficiale di pochi giorni or sono che la decisione della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo di assegnare al Comune, nella sessione generale, un contributo complessivo di 60.000 euro  suddiviso in tre annualità cioè, 2020, 2021 e 2022 per la realizzazione del Museo del Fungo nell’ex convento dei Frati Cappuccini. Una conferma della vicinanza della Fondazione, e in particolare del suo presidente Giandomenico Genta che del Gruppo Micologico Cebano è socio onorario, alla città di Ceva e ai suoi progetti in campo micologico. Nel sogno del Museo del Fungo il presidente Genta ha creduto fin dall’inizio, spronando costantemente il Gruppo Micologico verso l’obiettivo e ponendosi ora a fianco del Comune in un aspetto tanto indispensabile, quanto concreto.

Il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Torino, Giovanni Quaglia, anch’egli socio onorario del Gruppo Micologico e da sempre sensibile alle istanze di un territorio che ha anche guidato per sedici anni come presidente della Provincia, ha confermato che la Fondazione torinese – chiamata nelle prossime settimane a deliberare per le assegnazioni dei vari bandi e settori, sarà della partita. Recepito nel programma elettorale alla vigilia delle Amministrative del 26 maggio 2019, il progetto del Museo del Fungo è diventato un obiettivo concreto per il sindaco Vincenzo Bezzone, il vicesindaco Lorenzo Alliani, al quale è stato affidato il compito di seguire direttamente l’iniziativa e la loro amministrazione. In stretta e costante collaborazione con il Gruppo Micologico Cebano, lungo un percorso non sempre facile, ma nel quale hanno, via via, creduto con sempre maggior convinzione.

Considerandolo un volano fondamentale per la promozione del territorio, dal punto di vista turistico, economico e scientifico. A livello sovraregionale, come la Mostra nazionale del Fungo dimostra da 59 anni. Con questo obiettivo, hanno condiviso il progetto prioritariamente con il Ministro provinciale dei Frati cappuccini per il Piemonte, padre Michele Mottura.

Il sindaco Vincenzo Bezzone: “È stato presentato il progetto per allocare finalmente il prezioso patrimonio scientifico, didattico e culturale del Gruppo Micologico Cebano, in una cornice consona alla sua importanza. E l’ex convento dei Frati cappuccini ci convince fortemente, quale contenitore adeguato e di prestigio a questo scopo. Di qui la condivisione del progetto di trasformare gran parte dei locali in Museo del Fungo. Abbiamo già incontrato la proprietà del complesso, cioè il ministro provinciale dei Frati cappuccini, e l’impressione è positiva. Come Comune interverremo con una quota di cofinanziamento.– E conclude. – Il progetto era nel cuore dei volontari del Gruppo Micologico da decenni. Sono orgoglioso di quanto si stia concretizzando, anche perché credo fermamente nell’importanza dei prodotti, delle tipicità e peculiarità di un territorio come il nostro, che ha ancora tanto da offrire”.

Il vicesindaco Lorenzo Alliani: “Il sogno si sta per realizzare e non esiste soddisfazione maggiore di quando un sogno diventa realtà. A Ceva con il Forte, il castello rosso, il centro storico ristrutturato e la perla del costituendo Museo del Fungo, si potrà parlare di turismo organizzato e quindi di economia.

La sinergia tra Comune di Ceva e Gruppo Micologico Cebano creerà uno spazio unico che si proporrà di educare all'amore verso la natura, ma offrendo una corretta informazione scientifica legata a un luogo sacro e molto caro a tutti gli abitanti di Ceva. Ringrazio per l’ indispensabile collaborazione i colleghi di Giunta, i consiglieri di maggioranza e l’Ufficio tecnico comunale. Ma un grazie particolare va a tutto il nostro Gruppo Micologico, che in circa 60 anni di passione e impegno professionale ha permesso di far conoscere Ceva in Italia. Questo sarà il punto di partenza da dove iniziare un nuovo e proficuo percorso per la nostra città”.

Il presidente del Gruppo Micologico Cebano, Giorgio Raviolo si è poi così espresso: “Siamo molto contenti per questo importante risultato, che rappresenta la prima tappa di un progetto ambizioso, atteso da decenni e nel quale crediamo molto. Raccogliamo anche l’eredità di chi, prima di noi, ha sognato e pensato a questo traguardo. Siamo orgogliosi di aver posato il tassello iniziale, anche per conto loro. Il Museo del Fungo costituirebbe infatti la naturale e doverosa evoluzione degli sforzi e dell’impegno di questi anni.

Diventerebbe un centro studi, punto di riferimento importante per il nostro sodalizio, la Città e il territorio intero, dal punto di vista scientifico e culturale. L’iniziativa avrebbe pure un’importanza rilevante sotto l’aspetto turistico. Un fondamentale strumento didattico per ragazzi e studenti. Un compito che ci prefiggiamo sempre è quello di sensibilizzare alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente, della natura, del bosco e dei funghi in particolare.

E’ una sfida che il Gruppo Micologico Cebano è pronto ad affrontare con l’impegno e la dedizione che gli sono propri e riconosciuti. Grazie all’Amministrazione comunale, a chi ci aiuterà con il sostegno economico e a tutti i nostri soci. Noi ci siamo”.

Sergio Rizzo

(Nella foto: il convento dei cappuccini a Ceva)

 

 

 

 

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