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CEVA/ Nell'ex Ilsa sorge il nuovo polo alimentare a servizio di Alta Langa e Valle Tanaro

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Venerdi 17 giugno, alle ore 18, presso i locali del complesso storico industriale dell’ex Ilsa a Ceva in provincia di Cuneo, verrà inaugurato il "Polo Agroalimentare Cebano". L’Amministrazione comunale di Ceva ha colto e fatta propria una crescente e profonda esigenza territoriale espressa dal tessuto rurale, mettendo in campo, con risorse del proprio bilancio e con il contributo economico della Fondazione Crc di Cuneo, un attrezzato centro di trasformazione polifunzionale dei cereali e legumi del territorio, completo di attrezzature e macchinari. Questo luogo ha espresso però l’esigenza di un territorio agricolo che estende i suoi confini oltre quello comunale  Infatti, si espande a tutto il Cebano, a parte dell’Alta Langa e della Valle Tanaro.

"È con questa motivazione spiega il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone – che l’Amministrazione comunale ha coinvolto l’Unione montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta valle Bormida e l’Associazione Unimont Servizi per la gestione. Le imprese  agricole del territorio dell’Alta Langa e del Cebano, di medie e piccole dimensioni, percorrono con abnegazione strade produttive fatte di coraggio, costanza, perseveranza e passione. Ancor prima, indubbiamente, che pensare al risvolto meramente economico, esse sono attente alla salubrità dei percorsi di produzione e al tempo stesso, al paesaggio ove operano, quasi ne fossero custodi. Nel complesso del Polo Agroalimentare vi sarà la messa a disposizione di varie attrezzature per le lavorazioni e le aziende agricole potranno così accorciare la filiera garantendo la tracciabilità dei prodotti. Troveranno così spazio la creazione di una vetrina espositiva dei prodotti del territorio, la realizzazione di momenti formativo/didattici per consumatori e studenti, al fine di far crescere le informazioni, organolettiche e nutrizionali, sui prodotti stessi".

La sede, anche nella parte antistante esterna, potrà ospitare iniziative turistiche, ricreative, gastronomiche e di aggregazione, sempre finalizzate a amplificare la conoscenza, la valorizzazione e la tutela delle produzioni agricole del territorio. Una tale esperienza potrà così diventare l’esempio trainante per la concentrazione e la trasformazione di altre produzioni di eccellenza del territorio quali miele, orticole, formaggi. Lo svolgimento di queste molteplici attività svilupperà inoltre un beneficio indiretto, per i consumatori, i cittadini, le famiglie che potranno approvvigionarsi in questo modo di alimenti prodotti e lavorati a km zero. Le attività ristorative godranno della disponibilità, pressochè in loco, del prodotto finito da impiegare quale materia prima per i loro piatti tipici, permettendo un’offerta turistico-gastronomica efficace e in espansione. Il tessuto sociale montano avrà certamente ricadute trasversali molto positive dalla messa in funzione del Polo Agroalimentare, che diverrà un elemento importantissimo di servizio allo sviluppo del territorio.

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