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CEVA/ La sezione di Fratelli d'Italia locale in visita al Cfp per offrire conforto dopo l'alluvione

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - La sezione di Fratelli d'Italia di Ceva e della Val Tanaro, si è attivata, da subito, nel post alluvione per attenzionare tutte le istituzioni nelle quali è presente, attraverso il consigliere comunale Fabio Mottinelli, mettendole in contatto con l’amministrazione comunale di Ceva e comunicando le necessità del territorio della val Tanaro e dei Comuni colpiti del cebano che sono anche stati visitati, in primis dal capogruppo del partito in Consiglio Regionale, Paolo Bongioanni, seguito a ruota dall’assessore regionale Elena Chiorino, dalla deputata Monica Ciaburro e dall’eurodeputato Pietro Fiocchi.

Tutti i livelli di Fratelli d’Italia sono stati presenti per assicurare una catena di trasmissione dall’Europa, a Roma, alla Regione Piemonte. Fabio Mottinelli commenta “nelle prime ore successive al disastro ho subito interessato i nostri rappresentanti nelle istituzioni che si sono resi immediatamente disponibili.

Per ultimo, in ordine di arrivo, ha fatto visita l’eurodeputato Pietro Fiocchi, e non è un caso perché nell’Assemblea Plenaria di Bruxelles, il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza il Provvedimento del Meccanismo Unionale di Protezione Civile, ed è stato approvato anche un emendamento di Fratelli d’Italia presentato, appunto, dall’On. Pietro Fiocchi con il quale s’inseriscono il dissesto idrogeologico e quindi anche le frane e le alluvioni tra gli eventi catastrofici da prevenire e, per i quali, potenziare gli investimenti”.

L’onorevole Fiocchi commenta: “Nella giornata di ieri ho visitato Ceva, uno dei Comuni piemontesi tra i più colpiti dall’ondata di maltempo delle scorse settimane. Già nel ‘94 e ancor più recentemente nel 2016, l’esondazione del fiume Tanaro mise in ginocchio questo territorio. Dopo soli alcuni anni i cittadini di questo piccolo Comune del cuneese si son ritrovati tra fango e devastazione.

La loro capacità di rialzarsi dopo eventi di questa gravità è da ammirare, ma data la frequenza con cui ormai avvengono questi eventi penso che il dovere delle Istituzioni non sarà limitarsi a dare una mano a rialzarsi, l’imperativo è fare in modo che catastrofi del genere non succedano più, con opere di prevenzione e salvaguardia del territorio. Scene davvero inimmaginabili, che vorrei non dover rivedere mai più. Anche grazie al mio lavoro con la Protezione Civile Europea saranno, spero presto, disponibili fondi per prevenire i danni da dissesto idrogeologico. Mi auguro davvero che tra non molto tutti i Comuni come Ceva, possano considerare catastrofi come questa solo un lontano ricordo.

In Europa abbiamo dovuto vincere qualche resistenza da parte di Paesi che ignorano il fenomeno del dissesto idrogeologico ma, alla fine, abbiamo fatto comprendere che si tratta di un problema che coinvolge milioni di cittadini. Posso dire che l’approvazione del mio emendamento costituisce una vittoria per l’Italia che è certamente uno dei Paesi più colpiti e martoriati da questo fenomeno. Ora possiamo contare su più risorse europee per pianificare meglio, puntando sulla prevenzione più che sull’emergenza, evitando anche la perdita di vite umane”.

 Sergio Rizzo

(Nella foto: visita al Cfp di Ceva)

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