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CEVA/ L'opposizione lascia il Consiglio comunale: le "accuse" alla maggioranza

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Nello scorso Consiglio comunale il gruppo di opposizione ha lasciato l’aula, come segno di protesta, andando a sedersi nel pubblico e rientrando per la discussione del bilancio di previsione e del documento unico di programmazione.  L’opposizione ha accusato la maggioranza di non aver convocato il Consiglio Comunale nei termini previsti dalla legge e dal Regolamento Comunale, norme stabilite per dare modo a tutti i consiglieri di svolgere il proprio ruolo inoltre, il Consiglio è stato rinviato all’ultimo momento, venendo meno al rispetto dell’approvazione del bilancio entro il 30 aprile, senza, tra l’altro, informare la cittadinanza del rinvio, tant’è che alcuni cittadini si sono presentati per assistere all’assemblea comunale e hanno trovato le porte chiuse.

Inoltre l’opposizione lamenta di non aver ricevuto risposta a due interrogazioni presentate sul decoro urbano e sull’ospedale secondo un’interpretazione discrezionale del sindaco in merito al Regolamento che invece, parla chiaro e non lascia adito a interpretazioni di convenienza e circostanziali. Nella discussione sulla programmazione il gruppo di opposizione ha accolto con favore la notizia dello stanziamento di fondi per avere un parco progetti. Insistiamo su questo dal nostro insediamento, manca la programmazione e la visione della città.

“Abbiamo chiesto conto - spiegano dall’opposizione - dei lavori sul Tanaro, nostro malgrado siamo stati profetici, manifestando la preoccupazione di arrivare al 2023 con i lavori ancora da fare, ora uno, il più corposo, è in corso e gli altri devono ancora partire, compresa la sistemazione della scarpata sotto al cimitero principale della città. Abbiamo anche manifestato perplessità circa la previsione di spendere quasi 800 mila euro per la sistemazione del magazzino comunale, sito in zona alluvionale, ci è stato risposto che l’hanno lasciato lì ma non hanno ancora portato avanti il progetto. Intanto è scritto nero su bianco nella programmazione annuale dei lavori pubblici. Un’altra preoccupazione che abbiamo manifestato è la possibilità che ci sia un aumento della tassazione locale come previsto dal responsabile del servizio finanziario già da due anni, in mancanza di soluzioni alternative, il 2024 è alle porte e, anche se l’amministrazione comunale nega, non abbiamo visto interventi per scongiurare questo aumento. Per questi motivi e per la mancanza di visione di un futuro di miglioramento della nostra città abbiamo votato contro il bilancio di previsione, il documento di programmazione e il piano triennale di opere pubbliche".

Sergio Rizzo

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