MONDOVì
SERGIO RIZZO - Domenica 29 ottobre, con la partecipazione di un numeroso e attento pubblico, è stato presentato presso il salone della Società “Brenta” di Ceva (Cn), il libro autobiografico del Senatore Natale Carlotto: “Chi sono, come sono: valutazioni, considerazioni, riflessioni, attività.” Fatti ben fatti - Malfatti non fatti in Provincia di Cuneo.
A presentare il libro e a moderare l’incontro, la giornalista di Cuneo Paola Scola insieme al sindaco di Ormea Giorgio Ferraris. Tra i numerosi intervenuti che hanno inteso complimentarsi ed essere solidali con il Senatore Natale Carlotto per la pubblicazione di questo interessante volume, Massimo Gula in rappresentanza della Fondazione Crc, l’On. Mino Taricco, il presidente del Calso Marco Botto, Rosemma Microscopio ex sindacalista Cgil di Mondovì e il dott. Franco Azzoaglio Amministratore delegato dell’omonimo Banco di Ceva.
“Una caratteristica fondamentale del Senatore Carlotto,– ha commentato Paola Scola,– è sempre stata la vicinanza alle persone. Salutare e saper ascoltare tutti indistintamente. Da sempre stata una sua peculiarità. Quando poi mi ha domandato un’opinione su questo libro, che non vuole essere bello e importante, ma possa dare qualcosa alle persone, ho detto di si.
La gente della provincia di Cuneo ha il diritto di conoscere tutto quello che il Senatore Carlotto ha scritto sulla storia recente della provincia di Cuneo. Per questo, lo considero l’ultimo vero politico rimasto a testimoniare quello che è accaduto in questi anni.
Non le cose scritte sui giornali, tagli di nastri inaugurazioni ecc, ma quanto sta dietro a iniziare dai tempi della sua fanciullezza all’età adulta, per giungere a quando è stato in quelle famose “stanze dei bottoni” con le molte riunioni di cui non si è mai saputo ma, hanno determinato alcune scelte ben precise. Come il perché l’autostrada Asti – Cuneo sia stata fatta in un certo modo, perché si è parlato molto del tunnel del Mercantour ma non è mai stato realizzato. Come mai si è tanto parlato di maxi invasi e mai iniziati.
Il traforo Armo – Cantarana dove esiste solo il foro d’ispezione e, anche questo mai realizzato. Lo stesso vale per la Statale 28. Tutto questo e molto altro è stato narrato dall’autore con un linguaggio molto semplice e accessibile a tutti. Con scritti, documenti vari e immagini, racconta quanto ha fatto durante la sua lunga vita di parlamentare non ultima la sua legge “Sulla Montagna”. Documento importante su cui ancora oggi si basano regolamenti, decreti inerenti quest’argomento e, sicuramente, è stato e resta il “papà” della Caserma della Forestale di Ceva.
In questo libro è raccolto quanto bisogna sapere di quanto successo in provincia di Cuneo. Anche delle cose non fatte, non fatte bene o fatte male. E, in queste pagine ci sono i nomi. Senza mai offendere nessuno. Questo volume, per volontà dell’autore è stato distribuito gratuitamente sia alle biblioteche della Granda sia al pubblico per favorirne la lettura.
Vuole essere uno specchio della verità, prima che lo facciano i libri di storia, raccontati in prima persona direttamente da un protagonista. ” “Questo mio libro – ha spiegato l’autore,– non ho voluto scriverlo per dimostrare quello che è stato fatto, ma è un dovere che un Delegato del popolo, debba riferire a chi gli ha conferito la delega quanto è stato fatto su incarico del popolo.” “È anche un libro di storia,– è intervenuto il presidente Giorgio Ferraris, perché c’è anche una lunga parte in cui la storia nazionale, s’incrocia con la storia locale in alcuni momenti decisivi.
Quello che Carlotto racconta e descrive, sono momenti storici che hanno avuto una rilevanza fondamentale la guerra e l’Italia distrutta. Argomenti particolarmente importanti narrati da chi personalmente li ha vissuti con un intreccio molto bello di quanto successo a livello mondiale e nazionale riguardo la grande storia e la storia locale sia della grande guerra che del periodo post bellico.”
A seguire, la presidenza della Brenta, ha offerto un rinfresco a tutti i presenti.
Sergio Rizzo
(Nella foto: il Senatore Natale Carlotto al tavolo dei relatori)