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CEVA/ Domenica 18 si ricorda il frate cappuccino Francesco Maria Bono

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Domenica 18 giugno alle 11, al termine della messa nella chiesa dei padri Cappuccini di Ceva (Cuneo), presso il cimitero urbano di S. Agostino, sarà scoperta una lapide a ricordo di Francesco Maria Bono, frate francescano cappuccino scomparso a Ceva il 19 giugno del 2011, all’età di 86 anni.

“Abbiamo inteso ricordare fra Francesco Maria Bono – spiega Gino Perona, promotore dell’iniziativa – una persona che per trent’anni ha vissuto a Ceva facendosi apprezzare e amare per le sue doti di grande umanità e umiltà. Fra Francesco Maria non si è impegnato solo per Ceva, ma a Limonetto ha fondato con l’aiuto di altri frati e l’intervento dell’Ana - Ceva “l’Eremo”.

Un romitorio per chi intende trascorrere alcuni giorni in solitudine e meditazione. Un ambiente confortevole dove non c’è energia elettrica quindi sono banditi tutti gli elettrodomestici e la luce è data da candele o lucerne. Unica deroga alla modernità è una batteria fotovoltaica per la ricarica del cellulare da usare solo in caso di estrema necessità.

In precedenza fra Francesco era stato per la sua missione a Chivasso, alla Curia Generale di Roma, al Monte dei Cappuccini di Torino e Pinerolo. Al tempo, nel cimitero di Ceva, era stata collocata una lapide a ricordo di suor Rita Pautasso, altra persona molto conosciuta e apprezzata per la sua lunga militanza a Ceva a favore dei più bisognosi e disagiati.

Ora, insieme al gruppo degli amici dell’Eremo di Limonetto, con l’apposizione di questa lapide intendiamo ricordare la figura di frate Francesco Maria, uomo che si è molto speso e impegnato per la nostra città e per il prossimo in difficoltà”.

Sergio Rizzo

 

 

 

 

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