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Carovita, così la Cittadella della Carità di Bra permette alle famiglie di fare la spesa

BRA

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CUNEO CRONACA - La nuova crisi economica che stiamo attraversando sta avendo un impatto drammatico sulla condizione economica-finanziaria di tante famiglie italiane, molte delle quali faticavano già da prima. In questi mesi complicati, alcune associazioni non profit, che si occupano nella quotidianità di offrire supporto a persone in difficoltà economica, si stanno attivando attraverso progetti volti alla distribuzione di aiuti alimentari. Spesso lo strumento scelto perché rapido e facile da utilizzare è quello delle raccolte fondi sociali online, come dimostra anche la pagina Crisi economica e carovita: aiutiamo chi è in difficoltà di GoFundMe che ha raccolto alcune campagne a cui donare, per sostenere progetti che offrono supporto a persone con un reddito basso e hanno bisogno di cibo o non riescono a pagare le bollette. (Dona QUI)

Il Piemonte è la Regione che si è contraddistinta per iniziative solidali supportate da raccolte fondi, con quattro associazioni, dislocate tra Torino e la provincia di Cuneo. Sulla pagina sono presenti: Cucina Malati Poveri di Torino, nata nel 1899 e che da oltre 120 anni si occupa dei più deboli: “Abbiamo bisogno del tuo aiuto per continuare ad assicurare pane e latte alle 350 persone cui forniamo cibo e conforto” si legge nella campagna. Anche la Cittadella della Carità continua il suo impegno con il progetto di emporio solidale alla Caritas di Bra che con la sua preziosa attività fa fronte, ogni giorno, al numero sempre più crescente di richieste di aiuto e permette, a chi ne ha bisogno, di fare una spesa completa ogni due settimane. Presente, inoltre, Aps si può fare Onlus, con l’iniziativa #SOSpesa, un progetto di solidarietà sociale per raccogliere fondi e materiali alimentari di prima necessità da poter distribuire alle fasce più deboli del territorio. 

In particolare, il progetto che si svolge nel Comune di Bra, permette a nuclei familiari o persone singole con un reddito basso di accedere a una spesa completa (anche di frutta e verdura) versando un piccolo contributo. I generi presenti nel market sono quelli necessari per mettere in tavola i tre pasti principali della giornata e alcuni prodotti per l’igiene personale e della casa, all’insegna della sobrietà, dunque non una vasta scelta di tipologie, ma poche e sicure e di qualità medio-alta. I criteri di accesso sono definiti da un accordo con Comune e Servizi sociali e l’accesso avviene su invio diretto da parte del Centro di Ascolto della Caritas cittadina. Il funzionamento del servizio è garantito da volontari che si occupano del rifornimento del magazzino, della sistemazione sugli scaffali e della distribuzione dei prodotti.

"I fondi raccolti serviranno per rifornire gli scaffali e il magazzino dell'Emporio Sociale - si legge sul sito - così da poter permettere a chi ne ha bisogno di fare una spesa ogni due settimane. Ogni donazione è, per noi, molto preziosa, in particolare nel periodo di crisi dovuta al caro energia che ha portato ad un aumento delle richieste di aiuto". Inoltre, l’emporio si prefigge l’obiettivo del recupero delle eccedenze della grande e piccola distribuzione. In questo modo, esso costituisce un esperimento innovativo nell’ottica dell’ecosostenibilità. 
 
(Immagine tratta dal sito di GoFundMe)

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