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CARAGLIO/ "Il Testamento", un viaggio teatrale per raccontare l'essere vivente e i suoi drammi

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Venerdì 10 e sabato 11 maggio alle 21 al Teatro Civico di Caraglio va in scena Il Testamento, prodotto dal Teatrino al forno del pane “Giorgio Buridan”. Lo spettacolo è un monologo scritto da Danilo Reschigna, con Maria Silvia Caffari (e con Danilo Reschigna) e la regia della stessa Maria Silvia Caffari. Zona Franca è la stagione teatrale organizzata da Santibriganti Teatro nei Teatri Civici di Caraglio, di Busca e di Dronero.  

Una madre e suo figlio, un adulto, ‘handicappato mentale’. Due vite in una casa, tutta l’azione in una stanza. Un monologo, quando si escluda ogni possibilità di relazione tra i due, in realtà si svolge un dialogo, tra una madre e i silenzi del figlio, capace di sole reazioni emotive. Una donna che da ‘menefreghista’, come lei stessa riconosce d’essere stata, giorno per giorno apprende l’arte del sacrificio, riconosciuto come la capacità femminile di “trasformare il dolore in creatività’. Dichiarazioni di odio e di amore della madre per il figlio, le reazioni del figlio, a volte anche violente, mentre le due solitudini in quella stanza dai ritmi sempre uguali si riconoscono anime in dialogo di un unico mondo. Monologo già rappresentato in passato nella regia di Rino Cacciola unito al monologo L’eredità, nello spettacolo sotto l’unico titolo “Due voci”.

"Ogni battuta di questo testo è tassello importante, si percepisce una forza di densità, e quella che pare a volte povertà di linguaggio, bene restituisce la naturale incapacità nel dire cose che restano inesprimibili: più si cerca di spiegarle, più si impoverisce la drammaticità, del disagio, del dolore, della ribellione, dei tanti perché, destinati a restare senza risposte. Ha scritto il grande maestro di teatro Silvio D’Amico: “Siamo stati presi dalla sublimità d’un appello religioso da far tremare i cuori”. Questo sentiamo di dirci ogni volta che osiamo “salire” o “scendere” in scena per raccontare l’essere vivente e i suoi drammi. Ma, la madre di questo atto teatrale rivendica il diritto d’esser lei a concludere questo nostro incontro in cui lei e suo figlio si sono rivelati a noi in tutta verità: In questa vita è la madre il centro del mondo, è lei che permette gli avvenimenti del mondo, che siano gioiosi o cattivi, ogni maledetto avvenimento della storia può succedere solo grazie alle madri e così sarà sempre fino alla fine dell’universo!”. Maria Silvia Caffari

Danilo Reschigna è drammaturgo, attore, narratore e poeta. Come autore teatrale è spesso interprete delle proprie opere. Il testamento è stato già rappresentato con la regia di Rino Cacciola. Nel 2021 vince il Premio Fersen per la drammaturgia con il testo Chiedici chi sei, messo in scena da Ciro Cipriano; mentre nel 2024 vince il Premio letterario nazionale Anna Fuxa, Città di Alia 2023/024 con il monologo “Il testamento”. Ha pubblicato quattro libri di narrativa, fra cui il più recente è I racconti del virus (Ed.Albatros).

Il Teatrino al forno del pane, come Compagnia teatrale ha iniziato le sue attività nel 1991, quando lo scrittore commediografo Giorgio Buridan, ha trasferito la sua residenza da Torino a Caraglio. Nel piccolo teatro privato presso l’abitazione in Frazione Vallera, sono avvenute le prime rappresentazioni per un pubblico di amici, 25-30 persone per volta. Un piccolo gruppo di giovani si forma intorno all’eredità spirituale dell’Autore. Nel 2004 si costituisce l’Associazione culturale “Teatrino al forno del pane, fondata da Giorgio Buridan”, il nome fa riferimento a quel forno del pane che è rimasto ed è diventato elemento di scenografia, nella primitiva tavernetta diventata teatro. Ogni anno un nuovo spettacolo è inserito nella Rassegna di Santibriganti Teatro, per la residenza teatrale di Caraglio, Valgrana, Dronero e Busca.

 

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