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Carabinieri forestali: precisazioni sulla morte di bovini per intossicazione da prodotti fitosanitari

FOSSANO

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CUNEO CRONACA - Riceviamo dai carabinieri forestali del Gruppo di Cuneo: "Ad integrazione e parziale rettifica di quanto comunicato il 20 maggio, si precisa che le indagini non hanno dimostrato che è stato il principio attivo del glifosate ad aver cagionato la morte dei bovini. Le indagini hanno permesso di dimostrare che, nel campo a erbe foraggere utilizzato per alimentare i bovini, sul quale non era stato effettuato alcun trattamento erbicida, sono state rilevati elevati residui di glifosate. Questo principio attivo proveniva con buona probabilità da un trattamento fitosanitario avvenuto nel pioppeto limitrofo al campo in questione, effettuato senza rispettare le corrette pratiche agronomiche e causando un importante effetto di deriva nel campo vicino.

La perquisizione effettuata nella azienda proprietaria del pioppeto ha permesso di individuare, all’interno degli armadietti dei prodotti fitosanitari, 7 prodotti che il Ministero della Salute aveva ritirato dal commercio e che non si potevano più utilizzare a causa della loro elevata tossicità. Tra questi, uno in particolare ha destato l’attenzione degli agenti, il Dithane DG Neotec, specifico per i trattamenti su pioppo ed inoltre, come riportato in etichetta, potenzialmente responsabile di una serie di effetti collaterali su uomo e animali in caso di utilizzo incauto, effetti del tutto simili ai sintomi presentati dai bovini intossicati. E’ probabile pertanto che il trattamento effettuato sul pioppeto, che ha dato luogo al fenomeno di deriva nel campo limitrofo, sia stato effettuato utilizzando un mix di prodotti fitosanitari, tra cui il citato glifosate e il prodotto vietato dal Ministero, ma il cui impiego è stato omesso nel registro dei trattamenti proprio perché vietato dalla normativa. 

In relazione al presente procedimento penale, si tiene a precisare che le indagini sono in corso di sviluppo, potendo emergere in futuro elementi di segno contrario rispetto a quelli sino ad ora raccolti, a favore quindi dell’indagato, da presumersi innocente sino a quando non sia pronunciata sentenza di condanna definitiva. Tanto si comunica per sensibilizzazione della cittadinanza in relazione alle gravi e pericolose conseguenze che possono derivare dall’utilizzo improprio dei prodotti fitosanitari, invitando chiunque a segnalare eventuali situazioni ed episodi che potrebbero creare un danno alla salute pubblica". 

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