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Candidato unico, tutto scontato: Borgna rimane presidente della Provincia di Cuneo

CUNEO

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Riceviamo dalla Provincia di Cuneo e pubblichiamo: "Federico Borgna, 45 anni, sindaco di Cuneo, è stato confermato per la seconda volta alla carica di presidente della Provincia: la proclamazione è avvenuta il giorno stesso, giovedì 1° novembre. Lo hanno eletto i sindaci e i consiglieri comunali dei 250 Comuni della Granda, in rappresentanza del territorio. Hanno partecipato alla votazione 850 amministratori, pari a circa il 30% del totale degli aventi diritto (2.845 persone). I voti assoluti a Borgna, candidato alla presidenza della Provincia e capofila dell’unica lista, sono stati 769, pari a 36.962 voti ponderati. Le schede bianche e nulle 81 per l’elezione del presidente e 62 per l’elezione della lista.

Di seguito i dodici eletti che andranno a far parte del nuovo Consiglio provinciale, in ordine di cifra individuale ponderata di ogni candidato: Milva Rinaudo (consigliera di Costigliole Saluzzo e consigliere provinciale uscente) con 5.893; Flavio Manavella (consigliere di Bagnolo e vice presidente uscente) con 5.777; Pietro Danna (consigliere a Monastero Vasco) con 5.696; Simone Alberto (sindaco di Villanova Solaro) con 4.161; Bruno Viale (sindaco di Roaschia) con 3.764; Rosita Serra (consigliere e presidente del Consiglio di Fossano) con 2.691; Annamaria Molinari (sindaco di Castelletto Uzzone e consigliere provinciale uscente) con 2.602; Roberto Passone (sindaco di Novello e consigliere provinciale uscente) con 2.542; Giorgio Lerda (sindaco di Caraglio e consigliere uscente); Carla Bonino (sindaco di Vezza d’Alba) con 1.740; Massimo Antoniotti (sindaco di Borgomale) con 1.263; Laura Margherita Porracchia (sindaco di Demonte) con 518.

“La scelta di una lista unica – ha commentato il presidente Borgna – è stato un valore aggiunto perchè rappresenta tutto il territorio. Sono convinto che la squadra uscita da queste elezioni sia di qualità. E’ un buon mix di esperienza e novità e ci permetterà di ottenere il massimo risultato possibile a favore della Granda”.

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Sullo stesso tema, il Laboratorio Democratico di Cuneo ha pubblicato sulla pagina Facebook la riflessione che segue: 

"Federico Borgna (unico candidato Pd - Lista Monviso - centrodestra) è stato rieletto presidente della Provincia. A votarlo sono andati in 850, 30% circa dei 2.844 sindaci e consiglieri aventi diritto. Certo un solo candidato e un listone tripartito bloccato non sono attrattivi, ma vien per forza fuori l’idea di scarsa legittimazione, con questi numeri. In fondo il 70% non ha votato e non si tratta di semplici cittadini e cittadine elettori, ma di amministratori (anche se molti di loro eletti tempo fa in un contesto ormai cambiato).

Un non voto più pesante che ci parla anche di sfiducia e distacco nei confronti di una presidenza che non è stata per nulla incisiva sulle grandi questioni - vedi autostrada, traforo del Tenda e situazione delle ferrovie solo per citare le principali. Ci diranno che non è così. Che il voto è ponderato e quindi le percentuali di partecipazione indirette del popolo sono ben altre, corrette dal meccanismo, perché ogni votante non vota solo per se ma per un numero di cittadini che rappresenta (il voto del consigliere di Cuneo conta più di quello di Aisone). Ma a nostro avviso la partecipazione di grandi elettori così importanti non si può ponderare. O a votare ci vanno, o se non ci vanno la cosa assume un significato.

Certo, tutto in regola ma politicamente debolino signor presidente. Ancora una volta sembrerebbero aver agito con astuzia M5 stelle e Lega. Quest’ultima, in particolare, non solo è stata intelligente a non farsi coinvolgere nel Borgna bis di centrosinistradestra che ne esce indebolito, ma sta rilanciando, sostenendo che se le province devono restare in vita dopo la finta abolizione Pd-Renzi, è giusto che ad eleggerle siano i cittadini e non una ristrettocrazia ponderata.

Per questo stanno lavorando alla necessaria normativa. Non ci è dato sapere se ancora una volta l’abile stratega della vittoria trimezzata sia lo stesso sindaco di Cuneo o, come si dice nel palazzo, le brillanti menti democratiche. Ma a chi importa!".

 

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