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Caccia alle mascherine in parafarmacia a Bra: "Se ne venderebbero migliaia..."

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Per informazioni contatto telefonicamente la dottoressa Lauretta Parodi della parafarmarcia di Bra, in provincia di Cuneo. Fedele alla necessità di restare a casa per non alimentare il contagio, le mie uscite sono esclusivamente per la spesa alimentare, circa una volta alla settimana, a volte anche ogni 10 giorni.

Buongiorno Lauretta, ti faccio una domanda di cui forse conosco già la risposta: hai disponibili le mascherine per proteggersi?

"Al momento no, la richiesta è continua, ma abbiamo difficoltà a reperirle e quando si trova il fornitore, i prezzi di acquisto sono lievitati anche di 15, se non di 20 volte. C'è anche il rischio di sbagliare, in buona fede, perchè si trovano in commercio prodotti non certificati, che non garantiscono un minimo di protezione. E' un'ulteriore responsabilità garantire sicurezza ai nostri clienti".

Non c'è un organo preposto al controllo?

"Le associazioni di categoria si attivano per vigilare sul mercato e impedire l'acquisto di prodotti non conformi. Comunque noi farmacisti siamo direttamente responsabili di qualsiasi prodotto in vendita. Soprattutto in questa situazione di emergenza sanitaria, i cittadini possono contare sulla nostra disponibilità e professionalità".

Quante richieste avete di mascherine in questo periodo?

"Se ne venderebbero migliaia. E' tra le poche armi esistenti per rallentare il contagio. Fermo restando le norme che ormai tutti conosciamo: lavarsi spesso le mani con sapone o con gel acolici, non portare le mani agli occhi, naso e bocca, osservare la distanza di almeno un metro dalle persone e soprattutto stare a casa. Auspichiamo intervenga il Ministero della Salute a regolamentare la qualità e il prezzo delle mascherine, per tutelare rivenditori e consumatori. Cominciano già a scarseggiare anche per noi che stiamo a diretto contatto con il pubblico, esercitare senza le mascherine è un bel rischio".

Come organizzi l'ingresso della clientela?

"Invitiamo ad entrare uno alla volta, c'è collaborazione da parte loro, sono consapevoli che la distanza di sicurezza è un mezzo efficace per non diffondere il contagio".

Come reagiscono in generale riguardo alle norme di sicurezza?

"C'è chi le osserva alla lettera, consapevoli dei rischi, e restano isolati il più possibile. Altri non rinunciano a farsi la passeggiata, si auspica in zone isolate".

In che modo date supporto morale?

"Aiutiamo a razionalizzare le paure, non certo facendo diagnosi, ma rassicurariamo insistendo sulla necessità di seguire le norme indicate dal Ministero della Salute, e consigliamo soprattutto di distrarre il pensiero e pensare positivo, perché è dimostrato che aumenta le difese immunitarie. Insieme ce la faremo se ora troviamo anche la forza di sorridere".

Fiorella Avalle Nemolis

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