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I primi 2 anni della web radio BraOnTheRocks raccontati dai suoi creatori

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E’ il 28 aprile del 2019 quando viene alla luce la web radio BraOnTheRocks, che ha sede in via Bartolomeo Gianolio, 41, a Bra, in provincia di Cuneo.

I suoi creatori: Roby Fortunato, presidente; Marco Rock, di cognome Bosco, vice presidente; e Checco Matera, segretario.

E' una triplice intervista, ogni protagonista rende la propria testimonianza.

“Qual è, di voi tre moschettieri, la missione in onda? Cosa volete difendere?”

Roby :“La nostra missione è creare un qualcosa che i posteri avranno il dovere e il piacere di difendere. La comune passione per la musica e per la radio come mezzo di comunicazione, ci ha spinti a riportare a Bra un pezzo di storia risalente agli anni settanta con la nascita di Radio Bra Onde Rosse, e, non è un caso l'assonanza del nome.

Ma, c'è anche il quarto moschettiere, il nostro D'Artagnan, Enrico Botti, è uno dei consiglieri del direttivo, insieme a Riccardo Moroni e Marco Ceo.”

Checco: “ Sicuramente cercare di essere un punto saldo di riferimento per il territorio. Non solo attraverso l'informazione e l'intrattenimento, ma anche attraverso la musica. La buona musica che spesso dice molto più di tante parole. In quanto moschettieri, un po' meno agili, ma più belli, difendiamo il mondo intero.”

Marco Rock: “La mission è diffondere una cultura musicale che non vada assolutamente dispersa nella spropositata marea di quel genere musicale molto diffuso dalle radio mainstream.

Con molta dedizione e umiltà crediamo, nell'arco di due anni, di avere creato un pubblico che ci ascolta e ci segue soprattutto per la nostra identità musicale.”

“Perché Radio BraOnTheRocks? Forse una radio da brividi, come un cubetto di ghiaccio nella schiena?”

“Il nome vuole riprendere a livello fonetico il testimone preso dai fondatori di Bra Onde Rosse, ma i significati sono molteplici:

On the rocks letteralmente significa: sulle rocce e Bra risiede su una Rocca; il ghiaccio dei cocktails on the rocks è un paragone che ci piace perché il freddo mantiene vivi.

E poi ovviamente la musica Rock, e sia ben chiaro che, non esclude altri generi che proponiamo attraverso alle nostre frequenze che amiamo definire virtuali.”

“La piccola compie due anni, siete soddisfatti della sua crescita?”

Roby:“Come potremmo non esserlo? Gli attestati di stima che riceviamo e non solo a livello locale, non ci lasciano certo indifferenti!”

Checco: “La creatura ci ha stupito diventando incredibilmente grande in un tempo che non ci aspettavamo. Siamo fieri più che soddisfatti. Stiamo lavorando sempre più per farla crescere sana e vera. E lei ci ascolta, e cresce senza lasciarci indietro.”

Marco Rock: “Assolutamente sì, un grazie infinito a chi ha creduto e continua a credere in noi ogni giorno.”

“Quali le difficoltà che gli utenti non conoscono?”

Roby: “Ogni singolo progetto richiede per noi sacrifici in termini di impegno e di tempo da dedicarvi, come: gestione delle spese, procacciamento degli sponsor, ofiti e collaboratori, coordinamento tra noi del direttivo e tra gli speaker, e tanti altri aspetti del settore radiofonico che non sto ad elencare.”

Checco“: Sicuramente una delle maggiori difficoltà è conciliare le nostre attività con l'impegno che richiede condurre la radio.”

Provenendo dall'associazione culturale “La voce di Bra” il vostro intento è forse, attraverso alla radio, dare voce a una branchia di cultura?

“Roby: “ L'intento principale è, attraverso la musica, di coinvolgere attivamente l'ascoltatore, accomunare i gusti e le passione dei braidesi e non sotto un'unica voce, ma soprattutto creare nel tessuto sociale una sorta di collegamento tra le diversità di ognuno di noi, passando da quel canale universale che è la musica.”

Checco: “Dare voce ed esserne la voce. Perchè non c'è una barriera tra speaker e ascoltatori. A volte l'ascoltatore stesso ne è la voce.”

“Marco Rock:“ Noi desideriamo essere la voce di una città che storicamente ha sempre avuto un ruolo importante, specialmente nel mondo dei giovani.”

“Qual è il vostro progetto riguardo al palinsesto?”

Marco Rock: “All'inzio il palinsesto si è adeguato alla esigenze degli speaker, tutti volontari, per cui il contenuto dei programmi si è sviluppato seguendo i loro tempi limitati.

Comunque, a distanza di due anni, il palinsesto grazie alla nostra identità musicale, si è adeguato in modo naturale all'evoluzione della nostra radio. Ora sono in primo piano i contenuti musicali legati alle fasce giornaliere, mentre tutti i programmi che nascono come podcast, ossia dedicati a tematiche precise, vanno e andranno in onda a partire dalla prossima stagione anche nella fascia oraria dalle 20 in avanti. Comunque siamo sempre aperti a nuove idee e contenuti.”

“Chi ha lanciato l'idea di concretizzare l’emittente?”

Roby: “L’idea nasce dal sottoscritto e da Marco Rock, dopo l’esperienza maturata presso la web-radio torinese, ElecToRadio, in collaborazione con lo speaker Gianluca Cosentino, ci siamo guardati negli occhi e poichè entrambi sapevamo quale fosse l'idea dell’altro, da lì in avanti abbiamo concretizzato il sogno che io avevo fin da ragazzino.”

Marco Rock: “Beh, quel sabato pomeriggio del febbraio 2019, nonostante ci fosse il sole, era uno di quei giorni in cui tutto avremmo voluto fare fuorché andare a Torino, il resto è storia che già conoscete.”

“Come vi spartire i compiti?”

Roby: Ognuno di noi ha un compito specifico, ma tutti siamo partecipi delle decisioni, che attraverso riunioni del direttivo e verbali, vengono poi messe in atto.

Nello specifico mi occupo della parte burocratico/amministrativa, della parte tecnico/informatica e delle grafiche; Marco è il responsabile della programmazione musicale e del palinsesto e Checco delle relazioni con le istituzioni e con le associazioni.

Checco: “Spartire i compiti è stato uno dei lavori più lunghi e complessi. Ci vuole piena fiducia e consapevolezza sia delle proprie risorse e sia dei propri limiti. E noi siamo una grande equipe.”

Marco Rock: “Io pulisco il bagno. Divido la spazzatura.” E io aggiungo che Marco Rock è il cuore pulsante della musica.

“A due anni di distanza siete soddisfatti degli ascolti?”

Roby: “Gli ascolti rispetto a quelli di realtà più consolidate della nostra, continuano a sorprenderci piacevolmente.

E' molto semplice, restando nel locale, fare un paragone: confrontando gli ascolti fatti nel 2019 dall'emittente più seguita in Piemonte che ha raggiunto i 140 mila ascolti, con i nostri che, nel 2020 hanno superato quota 90 mila.

E' un bel traguardo per una realtà giovane come la nostra!

Indubbio che l'educazione all'ascolto tramite web sarà l'ostacolo più arduo da superare, in compenso, offre il vantaggio di espandere l'ascolto oltre i confini locali.

Però, ci riempie d'orgoglio scoprire che radio BraOnTheRokcs sia seguita da ascoltatori braidesi o di altre regioni d'Italia, residenti in ogni parte del mondo, dagli States, Irlanda, Brasile, Angola, Australia, che rileviamo costanti dalle nostre statistiche.

Checco: “Al di là dei numeri, i veri artefici della nostra crescita sono, con i loro feedback, gli ascoltatori consapevoli e partecipi della qualità musicale che offriamo.”

Che tipo di radio vi definireste?

Roby: “Amiamo definirci un ibrido, solitamente le web radio sono tematiche, musicalmente riconoscibili e di pochissime parole, a differenza delle radio fm, in cui le parole degli speaker la fanno da padrone. Fin dall'inizio abbiamo preteso e cercato di mettere insieme le due cose, la musica che ci piace e l'intrattenimento, da quello puro, all’informazione.”

Checco: “Siamo nati come web radio che vuole coinvolgere, creare emozioni, esperienze. Ci rivolgiamo a tutti, purchè esistano e desiderino ascoltare buona musica.”

Marco Rock: “Essere una web radio con un palinsesto da radio fm, è stata una scelta difficile e molto faticosa, forse nel suo genere quasi unica in Italia, ma a distanza di due anni ci sta pagando.”

“Il fatto che sia una web radio, secondo voi a che fascia di età si rivolge?”

Roby: “Non è l'essere una web radio a definire l'età media dei nostri ascoltatori, ma piuttosto lo sono i generi musicali che proponiamo, il nostro intento è anche, ben inteso con tutto il rispetto e l'umiltà del caso, di educare all'ascolto soprattutto i più giovani, coloro che sono puntualmente veicolati da una famosa Applicazione musicale, ad un ascolto mirato, sempre in target con il mainstream (corrente più seguita dal grande pubblico). Una cosa è certa: chi vuole ascoltare del reggaeton, mi spiace, cambi stazione!

Non a caso il nostro nuovo motto è proprio: Radio BraOnTheRocks, tutta un'altra musica!”

Checco: “Dagli zero anni ai 99 e più, come per tutti i migliori giochi.”

Marco Rock: “Il sogno è vedere un nipote che fa ascoltare al nonno la nostra web radio. Ed è successo più di una volta.”

“Durante il periodo di chiusura come sono andati gli ascolti?”

Roby: “Nel periodo di chiusura il lato positivo è stato arrivare più facilmente agli ascoltatori perchè forzatamente chiusi in casa, invece, quello negativo la mancata opportunità di poter uscire dai nostri studi, per far ballare i cittadini attraverso i nostri Dj Set o di organizzare le dirette dalle vie e dalle piazze, durante le molteplici manifestazioni di grande richiamo, vedi Cheese, Da Cortile a Cortile, e tante altre! Un'occasione persa per promuoverci.”

“Come avete reagito durante la prima chiusura?”

Roby: “Direi bene, siamo molto orgogliosi del nostro operato, specie durante il primo lockdown, quando ogni giorno alle 17, Checco Matera si è prestato con generosità nel fare, attraverso ai nostri microfoni, da tramite tra il sindaco di Bra Gianni Fogliato e i cittadini. Un'iniziativa unica nel suo genere, molto apprezzata per la sua valenza in un frangente così drammatico.

Checco: “Durante il primo lockdown gli unici momenti sociali consistevano nel fare la spesa e incrociare conoscenti, che mi fermavano ringraziandoci perchè per loro rappresentavamo un punto fermo, un appiglio per restare lucidi grazie alla nostra costante presenza. Fosse crollato il mondo, e la sensazione era quella, noi c'eravamo. In quello studio abbiamo riso e pianto.

Marco Rock: “Ci trovammo in quel fatidico pomeriggio di marzo dell'anno scorso, freschi di attività in radio, a decidere come affrontare la criticità del momento, da subito, scartammo l'idea di mandare in onda solo musica, decidemmo di continuare a fare sentire, ad ogni costo, la nostra voce. Il sacrificio ci ha ripagati moltissimo.”

“Qual è l'intento del vostro blog: Una Radio da Leggere?”

Roby: Per noi a cavallo dei 40 anni, così detti boomers, se dici internet non puoi non pensare ai blog. Oggi, con l'avvento di Facebook e dei social in generale, la lettura dei blog è andata un pò scemando per cui abbiamo voluto attraverso “Una Radio da Leggere” (unaradiodaleggere.braontherocks.it) dare voce, anzi penna, anzi tastiera, a tutti coloro che amano esprimersi con la scrittura, che sia per raccontarci la storia personale legata ad una canzone, per una ricetta da sperimentare a casa, passando da poesie (uno spunto preso dal celebre film Freedom Wroters ) ad altri argomenti su cose più o meno futili.”

“Una ragione per cui dovremmo sintonizzarci sulle vostre frequenze virtuali?”

Roby: “Non fatelo, crea dipendenza!”.

Checco: “Perchè siamo belli anche senza che ci vediate.”

Marco Rock: “Considerato che le risposte idiote le hanno già date, allora, come sempre mi gioco la carta della musica.”

“Roby, in veste di presidente vuoi rilasciare commento?”

“Radio BraOnTheRocks sopravvive grazie alla passione e il grande impegno, anche a costo di sacrifici da parte nostra, alla generosità dei nostri speaker, agli ascoltatori che ci seguono con affetto, come ai partner commerciali e al Comune di Bra che ci ha dato fiducia.

Quindi, per chi volesse sostenere Radio BraOnTheRocks, la radio della nostra città, può farlo, in primis ascoltandola, facendo il passaparola, ma anche partecipando attivamente con donazioni o sponsorizzazioni:il nostro sito è www.braontherocks.it.

Un caloroso grazie a tutti!

Fiorella Avalle Nemolis

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