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Bra: quando al "Museo del giocattolo" i bimbi fanno una festa in maschera

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - A Bra, in provincia di Cuneo, tutti i bimbi in maschera al museo per festeggiare il Carnevale.

Iniziativa singolare che un museo accolga le maschere, ma quella del "Museo del giocattolo" di Bra ha avuto grande successo. Molti pensano che il museo sia un luogo polveroso e con poca attrattiva. Non è così. Il Carnevale è un "gioco" che piace persino ai grandi, figuriamoci ai piccoli.

Sono tanti i bimbi in maschera, felici di impersonare il personaggio dei propri sogni. Quasi tutti sono ispirati al mondo delle favole: il piccolo pirata che sogna di solcare i mari per rincorrere le navi e scoprire nelle stive forzieri colmi di monete d'oro e gioielli, o chi si è ispirato agli indiani d'America, con Alce Nero, il mitico guerriero capo Sioux col suo vistoso copricapo di piume, che sfidò il general Custer. Persino un Tutankhamon, vestito e truccato con ricercatezza, spunta in mezzo a damine dell'Ottocento felici di indossare sfarzosi abiti lunghi, con gonne ampie da cui spuntano spumeggianti sottogonne in tulle.

Nella mischia del ballo ondeggiano queste bimbette con strascichi difficili da gestire, tra qualche cowboy scatenato che rincorre la mandria e pesta un lembo dell'abito. Le bimbe sognano di danzare negli immensi saloni di un castello e magari di incontrare il principe azzurro. E il principe azzurro c'è, poco più in là, elegante nel suo azzurro mantello, che si toglie il cappello nel fare un riverente inchino.

Ma non può mancare un pezzetto di Walt Disney: la mitica topolina è interpretata da una deliziosa bimba, forse di neanche tre anni. Rotola allegra tra una maschera e l'altra, con le braccine allargate per la gioia. Tutti la coccolano, tanto è graziosa, e fanno attenzione a non urtarla. Ma ecco arrivare la merenda: un po' di pausa ci vuole e tutte le mamme si prodigano a ripulire buffe boccucce con vistosi baffi di cioccolato, guance e manine impiastricciate.

E poi tutti davanti alla giuria per la designazione del miglior vestito autoprodotto. Insomma, grande ballo, grande festa, in un luogo spazioso, tutto per loro, con animatori e anche con il reparto del trucco. Un pomeriggio allegro nel mondo dei sogni. Cosa saremmo senza fantasia?

Fiorella Avalle Nemolis

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