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Bra "protetta" da un'armata di volontari dirige ancora lo sguardo verso le zone terremotate

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Da Bra (Cuneo) i riflettori sulle zone terremotate non si sono ancora spenti. Sono rientrai da pochi giorni i volontari della Protezione civile di Bra. Le associazioni di volontariato braidesi sono numerose e tutte accomunate da efficienza e generosità.

La cittadinanza è molto riconoscente e non solo, anche il sindaco Bruna Sibille, non perde occasione pubblica per ringraziarle tutte quante. Proprio in questi giorni il Comune ha offerto loro una cena, un piccolo riconoscimento per il grande apporto alla città.

Mi reco nella sede dei volontari della Protezione civile, in via Milano 18, a Bra. Già dai locali molto accoglienti, ben organizzati, si ha l'idea della loro serietà. Incontro il presidente, Gian Massimo Vuerich, conosciuto in città per precedenti incarichi pubblici, tra cui la carica di vice sindaco, e vari assessorati. E' persona gentile, cordiale, ma si nota avvezzo ad agire senza perdersi troppo in chiacchiere. Esplicativo nell'esprimersi, è un piacere ascoltarlo. E glielo dico pure.

“Avete portato aiuto a un azienda agricola di Cascia, come sono andate le cose?”

“Tramite il contatto con la Coldiretti locale, abbiamo individuato l'azienda Carletti del comune di Cascia località Gubiano, in provincia di Perugia, che si occupa di allevamenti ovini, equini, suini e vaccini".

“Quale il motivo della scelta?”

“Perché è un'azienda composta da ben quattro generazioni, dal nonno ai nipotini di cinque anni. Una realtà mantenutasi nel tempo, quindi continuativa. L'azienda ha una produzione diffusa, da pecore, vacche, suini, cavalli, oltre alla trasformazione del latte in formaggi. Però è molto compromessa: casa distrutta, inagibilità della stalla e di tutti gli impianti, oltre alle morie di bestiame. E la famiglia abita ancora adesso in un container. Così, con i colleghi di Pocapaglia, Monticello, Santa Vittoria e Dogliani, abbiamo raccolto fondi. E nel mese di giugno una decina di noi si è trasferita a Cascia per una settimana, dove ci siamo dedicati alla costruzione di 5 box per equini, suini, con struttura in legno e pavimentazione in calcestruzzo. E anche ripristinato circa 200 metri di recinzione in pali di legno per equini al pascolo".

“Qual' era la situazione del bestiame?”

 “Il bestiame era ancora molto alterato, alcune fattrici avevano abortito, di altre era impossibile usare il latte per la trasformazione, perché non dava buoni risultati".

“A quanto ammonta il ricavato?”

“Il signor Vuerich si apre in un bel sorriso, indice di grande soddisfazione.

Tra cene, lotterie, conoscenze, donazioni di enti pubblici e privati, siamo riusciti a raccogliere più di 18mila euro, da noi consegnati personalmente alla famiglia Carletti".

“Come esperienza umana, cosa vi ha lasciato?”

"Un ottimo ricordo, condividendo il lavoro e i quasi 40 gradi, in serenità e armonia con gli altri gruppi di volontari. E soddisfatti della riuscita dell'impresa. La famiglia Carletti ci ha dimostrato molta gratitudine con po' di commozione nel salutarci".

“Qualche ringraziamento?”

"Certo, da parte nostra e della famiglia Carletti ringraziamo, oltre i vari enti, anche il Comitato organizzatore della Bra-Bra, l'Avis, il Comitato di quartiere Oltre Ferrovia, il Centro Incontri e le oltre centinaia di cittadini con le loro donazioni. Anche l'aiuto del Comune e della Fondazione Cassa Risparmio di Bra, per l'acquisto di un minibus nove posti, ci ha incoraggiato a continuare. Certo che, con la buona volontà e la solidarietà di molte più comunità come le nostre, si risolverebbero in poco tempo tanti problemi per i terremotati".

“E a Cascia come vi siete sistemati?”

“Il signor Carletti ha insistito per metterci a disposizione due appartamenti vacanze di un suo amico. Condividevamo il pranzo con loro dentro il container. Tutte le spese sono state a nostro carico".

“Quanti siete nella vostra associazione?”

“Attualmente siamo 28. Ci sono una presidenza e un direttivo, eletti ogni tre anni. La nostra è un'associazione Onlus che aderisce al dipartimento nazionale della Protezione civile dal '97, e in più siamo soci fondatori del Coordinamento provinciale dei volontari della Protezione civile. Quando abbiamo fondato il coordinamento, eravamo appena una quarantina di gruppi in tutta la provincia di Cuneo. Adesso siamo più di 200, con quattromilacinquecento volontari in tutta la provincia. E' un'armata. Una realtà molto consistente. Oltre ai mezzi distribuiti sul territorio, a Bra, disponiamo di mezzi e di due idrovore, di nostra proprietà, basilari per un soccorso immediato sul posto e anche a disposizione del coordinamento. Inoltre siamo convenzionati con l'Amministrazione comunale, per questi interventi e non solo anche per Cheese, e altre manifestazioni. Oppure con attività di prevenzione, come per esempio, nel rio intasato che scorre a monte della zona industriale di Pollenzo".

“Qualche novità riguardo i vostri interventi?”

“Da poco è nato il Coc, centro operativo comunale, che tramite un'ordinanza del sindaco ci autorizza a operare in eventi straordinari come Cheese e altre manifestazioni, per un potenziale pericolo di incolumità pubblica".

Mi complimento con il signor Vuerich, presidente, nonché fondatore vent'anni fa, insieme ad altri soci, dell'associazione Volontari Protezione civile. Bra è città virtuosa per molti aspetti, ed è protetta da una vera “armata” di volontari. In tutti i settori.

Fiorella Avalle Nemolis

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