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"Bra non può stare senza Pronto soccorso": la richiesta almeno di un punto di primo intervento

BRA

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CUNEO CRONACA - Si legge sulla pagina Facebook del sindaco di Bra, Gianni Fogliato: "Nel corso del question time di lunedì 25 maggio, l'assessore alla Sanità Luigi Icardi ha annunciato che tutti i Pronto soccorso chiusi dalla Regione durante la prima emergenza del Covid-19 saranno gradualmente riaperti a partire dalla metà di giugno. Nell'elenco dei ripristini com'è noto da tempo non compare quello di Bra, poiché nelle decisioni della Giunta regionale il nostro presidio di pronto soccorso è stato definitivamente cancellato nell'arco di mezza giornata, senza che l'Amministrazione comunale venisse minimamente non solo interpellata, ma nemmeno informata.

Ci si aspettava dall'assessore Icardi almeno un accenno al grande disagio e al duro prezzo che la nostra città e il suo territorio hanno subìto per una scelta su cui nessuno ha potuto intervenire - prosegue Fogliato - anche soltanto l'attenzione di essere citati come forse l'unica area che si è trovata in poche ore a rinunciare per sempre a un presidio sanitario importante per decine di migliaia di persone.

Pertanto a maggior ragione oggi, mentre chiediamo il rispetto della tempistica prevista per il passaggio a pieno regime della nuova struttura ospedaliera di Verduno, ribadiamo con forza e determinazione la nostra richiesta affinché il progetto di realizzazione a Bra della Casa della salute nei locali dell'ormai ex ospedale non conosca ritardi e tutto sia regolarmente predisposto per consentire di attivare secondo i tempi stabiliti un progetto di medicina del territorio attento alle esigenze dei cittadini, come da mesi stiamo chiedendo ai vertici della sanità piemontese e alla dirigenza della nostra ASL.

Chiediamo inoltre con altrettanta chiarezza che Bra sia sede di un Punto di primo intervento (il cosiddetto Ppi) per le patologia di bassa gravità che non richiedono trattamento ospedaliero, secondo quanto previsto da deliberazione della Giunta regionale del 2011 e da decreto ministeriale del 2015, e più volte posto all'attenzione dei vertici della sanità regionale e locale durante incontri ufficiali con assessori e capigruppo consiliari", concludono il sindaco e la Giunta della città di Bra.

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