Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Bra, l'immaginazione vola a Sanremo: "Largo ai giovani e rispetto ed affetto a chi va in pensione"

BRA

Foto
Condividi FB

FIORELLA AVALLE NEMOLIS - L'Ariston di Sanremo, se potesse parlare! Sì, tutto il teatro: l'ingresso che non tutti possono varcare, e se per caso succedesse, a chi l'ego non farebbe un balzo? E' così, fa parte dell'essere umano il desiderio di sentirsi speciali, protagonisti, famosi!

Non è neppure così grande, 2000 posti non sono tanti, eppure resta unico per ciò che scatena nell'immaginario della gente. Ospita il Festival della canzone italiana, un palco celebre, che calcato provoca molteplici, contrastanti sentimenti: dipende da chi li indossa.

Sono le sei del mattino, lo spettacolo è finito e mi immagino di varcarne la soglia, niente red carpet, luci e riflettori spenti, ma sento ancora risuonare vividi i battiti di cuore di chi su quel palcoscenico è salito. Mi aggiro furtiva con il portachiavi, è un cerchio pesante in acciaio da cuI penzolano tante chiavi: aprono gli usci di ogni locale per scoprirne i celati segreti.

Nel corridoio buio sfilano le porte dei camerini, con la pila illumino le targhette che indicano i nomi dei famosi che di anno in anno li occupano. Ma affacciarsi alla scala, questo è il vero privilegio che la fantasia galoppante mi offre!

Sento il frusciare degli abiti lunghi, i tacchi che vacillano sugli scalini e lo sgomento di chi li scende ad uno ad uno per conquistarsi quel palco. E giunti al fondo, illesi, è fatta, c'è una platea che si aspetta da te di tutto, dipende: che il tuo look sia di suo gradimento, che tu non sia troppo magro o troppo in carne, che canti bene, che gli piaccia la tua canzone e poi e poi...

E' il mondo dello spettacolo, eccitante, intrigante, glamour e pericoloso, che nell'arco di una serata rende celebri ma, dal giorno dopo, obbliga a continuare ad esserlo. Ma come rinunciare? Lo spettacolo deve continuare: largo ai giovani e rispetto ed affetto ai meno giovani.

La vita è un palcoscenico, sta a noi recitarla. Nel mio sogno su Sanremo sento qualche rumore provenire dallo storico balconcino da cui si affacciano i famosi di turno, e appoggiato alla ringhiera, intravedo di spalle Vincenzo Mollica, 67 anni, giornalista, che dà un ultimo saluto alla folla che non c'è: lo spettacolo è finito!

Perchè Vincenzo, ironico, profondo, unico per la sua parlata veloce, chiara, arguta e sapiente, mai un giudizio, mai un appunto, un dissenso, se ne va in pensione senza fare tanto rumore. E ci mancherà.

Fiorella Avalle Nemolis

VIDEO