BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - La tre giorni a Bra, in provincia di Cuneo, dal 9 all'11 dicembre, conclude l'anno dedicato allo scrittore Giovanni Arpino. Per tutto il 2017 il Comune, con appuntamenti e iniziative, ha ricordato Giovanni Arpino scomparso 30 anni fa, proprio il 10 dicembre 1987.
Libri, musica e testimonianze per tre giorni hanno omaggiato la figura dello scrittore, molto legato alla città della sua gioventù. Il debutto si è svolto a Palazzo Mathis, in cui Fabio Bailo, assessore alla Cultura di Bra e Carlo Bogliotti, direttore editoriale di Slow Food hanno presentato la ristampa del romanzo “Gli anni del giudizio” (Araba Fenice) e “L'ultima osteria” (Slow Food).
Domenica 10 dicembre, anniversario della scomparsa di Arpino, al mattino una folta rappresentanza di amministratori comunali e parenti di Giovanni Arpino ha deposto una corona di fiori alla tomba dello scrittore ospitata nel cimitero monumentale di Bra. Sempre domenica, nel pomeriggio, nella chiesa dei Battuti Bianchi vi è stato l'apprezzato concerto “Spiriti musicali” a cura di Xenia Ensemble con Adrian Pinzaru e Eilis Cranitch (violino), Mizuho Ueyama (viola), Claudio Pasceri (violoncello).
Infine, lunedì 11 dicembre, nel corso della mattinata, nella sala conferenze del Centro polifunzionale “Giovanni Arpino” gremita di studenti, si è svolto il convegno di studi “Giovanni Arpino, un realista romantico”, moderato da Fabio Bailo, cui hanno preso parte Cetta Bernardo, Giovanni Tesio, Maria Rosa Masoero, Bruno Quaranta e Darwin Pastorin.
Un anno ricco di avvenimenti a ricordare lo scrittore che è stato molto legato alla città della Zizzola: “Avevo adorato Bra e ancora moltissimo l'adoro, con quei tre vicoli che mi somigliano, pieni di pietre e muschio e zoccole di vecchie nere sulle pietre e il sole che taglia diritto gli angoli a fette precise”. Tratto da "Il caffè Comino", tra i più celebri racconti di Arpino.
Fiorella Avalle Nemolis