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Bra, ai giardini della Rocca un "albero della vita" per ricordare l'architetto Piera Spotorno

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' una mattina freddissima ma soleggiata e nei giardini della Rocca di Bra, in provincia di Cuneo, un gruppo di persone, in silenzio, calpesta il soffice e compatto tappeto di foglie color giallo oro e tinta tabacco. Non è per una passeggiata nel parco, ma per commemorare una persona cara che ci ha lasciati, con la piantumazione di un albero.

Sono gli amici di Piera Spotorno, apprezzata e stimata architetto braidese già presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia, mancata già da 9 anni per un tumore. Era una donna di 52 anni autentica, che credeva nella sua professione, tanto che non si arrese al progredire della malattia, lavorò con ostinazione fino all'ultimo.

Durante la cerimonia Bruna Sibille la ricorda come una cara amica e preziosa collaboratrice per competenza professionale durante il suo mandato di sindaco della città.

Uccio Porro, il compagno della Spotorno, ringrazia i presenti per la numerosa partecipazione e motiva così la scelta dei giardini della Rocca: "Siamo qui per ricordarla in semplicità, come diceva lei, senza 'spatusso'. Piera amava questi giardini e si dispiaceva che così splendide oasi e di gran respiro per la città, fossero così poco frequentate".

La scelta del pitosforo, perché è una pianta della Liguria, molto profumata che circondava la sua casa di Spotorno, come anche le camelie. Mi è parso giusto ricordarla attraverso i profumi che lei amava.

Piera condivideva il pensiero profondo di Goethe riguardo la natura: "Natura! Noi siamo da essa circondati e avvinti, senza poter da essa uscire e senza poter entrare in essa più profondamente. Non invitati e non avvertiti, essa ci prende nel giro della sua danza e ci attrae nel vortice, finchè stanchi, cadiamo nelle sue braccia. Essa crea eternamente nuove forze: ciò che è ora non era ancora, ciò che era non torna; tutto è nuovo, e nondimeno è sempre antico. Noi viviamo nel mezzo di essa e le siamo estranei".

Gli amici si stringono con affetto a Uccio Porro e rispettano la volontà di sobrietà del momento. A gruppetti si allontanano col pensiero che avranno un motivo in più per frequentare i rigogliosi giardini della Rocca. Proprio come avrebbe voluto l'amica Piera.

Fiorella Avalle Nemolis

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