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Borgna parla di referendum e partecipazione dei cittadini, ma a Cuneo fa l'opposto

CUNEO

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SIMONE BORIO - Sulla pagina Facebook “Basta un sì” è stato postato un video nel quale il sindaco di Cuneo Federico Borgna spiega le ragioni che lo spingono a votare sì al referendum costituzionale del 4 dicembre.

Nel filmato il primo cittadino dice che uno dei punti che più gli piacciono della riforma è la modifica del referendum che prevede l'aumento delle firme da 500.000 a 800.000 per richiederlo e l'abbassamento del quorum al 50% più uno dei votanti alle precedenti elezioni politiche.

Forse il sindaco non sa la fatica che fanno i comitati promotori nel raccogliere le firme, ancor più in un periodo di grande disaffezione alla politica.

L'aumento delle firme non è assolutamente un elemento che incentiva la partecipazione, anzi mette definitivamente un bavaglio a tante iniziative referendarie facendo passare solo quelle appoggiate e finanziate da grandi lobby che avranno la possibilità di investire ingenti capitali nella campagna referendaria.

Parlando della nostra città, dato che al sindaco piacciono tanto i referendum e la partecipazione dei cittadini, perché in questi 5 anni di amministrazione non ha mai indetto un referendum consultivo, visto che è nei poteri del Consiglio comunale? Perché non ha mai aperto tavoli di progettazione partecipata, come ad esempio per il bando periferie?

Riflessioni ed interrogativi che spero possano portare i cuneesi a ragionare approfonditamente prima dei prossimi appuntamenti elettorali.

Simone Borio

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