SALUZZO
"Gli allievi delle classi quinte Ginnasio, I e II Classico del liceo "G.B. Bodoni" di Saluzzo, in provincia di Cuneo, accompagnati dalle docenti di lettere Elvira Caizzo e Silvia Fenoglio, si sono recati a Cuneo per prendere parte al primo dei tre incontri dedicati al progetto "Kallitopia" finanziato dalla Fondazione Crc. L'incontro "bellezza e intercultura" è stato tenuto da Henri Olama che ci ha accolto raccontando la propria storia di vita, soffermandosi sulle varie difficoltà che si possono incontrare vivendo in un paese straniero con un’etnia differente. Durante il laboratorio sono stati proiettati svariati simboli della cultura africana e noi abbiamo dovuto cimentarci nel riconoscerne il significato, lasciandoci quindi trasportare dalla fantasia e dall'immaginazione.
In seguito, una volta svelati gli autentici significati dei simboli, gli organizzatori hanno messo a disposizione dei colori a tempera e dei pennelli per permetterci di replicare sul nostro viso il simbolo da cui ci sentivamo maggiormente rappresentati. È stata un'attività fuori dal comune che ci ha permesso di metterci totalmente in gioco, superando barriere e muri che spesso ci si autoimpone. Ultimamente la creatività e la fantasia sono trascurate, in particolare tra i giovani, ma l'attività organizzata dalla Crc ha messo in luce l'importanza di essere se stessi sempre e di credere fortemente nella forza interiore che ci anima, proprio come ha testimoniato Henri Olama.
Di questo incontro mi ricorderò l'importanza di ampliare i propri orizzonti approcciandosi a culture diverse che nascondono al loro interno un mondo infinito di significati. In seguito siamo stati accompagnati nel complesso monumentale San Francesco alla mostra "Noi continuiamo l'evoluzione dell'arte" finanziata dalla Crc. L'esposizione comprende svariati quadri appartenenti al filone dell'arte informale, sviluppatasi nel secondo dopoguerra. Gli artisti di questo periodo sono animati dalla volontà di esprimere le proprie sofferenze tramite una pittura non più figurativa ma bensì più astratta. L'arte va oltre la forma, i colori diventano scuri alternati a fasci di luce chiara e calda. I principali esponenti sono Giuseppe Capogrossi, Antonio Sanfilippo, Achille Perilli, Vasco Bendini, Paola Levi Montalcini e Alberto Burri.
In particolare quest'ultimo inizia la sua attività artistica durante la seconda guerra mondiale e tutte le sue opere sono animate da un profondo significato simbolico: infatti per richiamare le ferite dell'anima e del corpo utilizza un bisturi e si focalizza su materiali diversi ad esempio mette insieme legno, plastica o sacchi di liuta. Burri dà origine al movimento "Origine" volendo ripartire da zero dimenticando l’esperienza drammatica della guerra. Poter visitare la mostra è stata un'esperienza davvero importante e piacevole perché abbiamo avuto l'opportunità di focalizzarci, grazie all'espressione artistica, sull'impatto psicologico ed emotivo che la Grande Guerra ha avuto sugli uomini.
Il progetto Kallitopia ha suscitato molto interesse tra di noi, permettendoci di comprendere quanto sia importante la ricerca delle bellezza in tutti i suoi ambiti. Infatti, come affermava Stendhal, "La bellezza non è che una promessa di felicità".
Virginia Casetta
Foto Giorgia Agù
II Classico - liceo "Bodoni" Saluzzo