CUNEO
Riceviamo e pubblichiamo: "I carabinieri del comando provinciale di Cuneo hanno svolto una serie di specifiche attività investigative tese al rintraccio e cattura di tre soggetti, tutti pregiudicati, destinatari di altrettanti provvedimenti cautelari emessi a loro carico dall’Autorità Giudiziaria per vari reati.
A Caraglio, i carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso il 25enne pregiudicato torinese C.S. per ben due volte nello stesso giorno all’esterno della comunità di recupero per tossicodipendenti del luogo al cui interno aveva l’obbligo di permanere, senza allontanarsi, in quanto sottoposto al regime degli arresti domiciliari su ordine della Procura della Repubblica di Torino da aprile 2016.
All’epoca il giovane venne arrestato dalla polizia del capoluogo piemontese contro cui si scagliò durante il furto di una biciletta cagionando anche lesioni agli agenti. Poi il trasferimento in comunità ed ora per lui si sono aperte le porte del carcere di Cuneo con l’accusa di evasione.
A Santo Stefano Belbo, i militari della locale Stazione hanno arrestato il manovale macedone 49enne A.M. L’uomo, che stava scontando una misura alternativa al carcere per una serie di reati tra cui cinque procedimenti penali per abuso di alcool alla guida, ha violato le prescrizioni a cui avrebbe dovuto attenersi ed i carabinieri hanno informato la Procura della Repubblica di Asti.
Ora, per quelle violazioni, dovrà scontare un residuo pena di due mesi nel carcere di Asti, dove è stato condotto, proprio per il reato di guida in stato d’ebbrezza alcolica.
A Morozzo, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato il pregiudicato pugliese 47enne G.A. in quanto colpito da un ordine di carcerazione, emesso a suo carico dalla Procura della repubblica di Bari, per il reato di ricettazione da lui commesso alcuni anni prima in Puglia.
Il pregiudicato, che da anni vive a Carrù, era stato arrestato dai carabinieri di Savigliano a novembre del 2015, insieme a suo figlio e ad un loro complice, per una rapina a mano armata, che fruttò oltre 10mila euro, perpetrata ad un portavalori degli incassi di slot machine, nei pressi di Villafalletto. Nel frattempo era stato scarcerato e quindi sottoposto all’obbligo di firma in caserma ma ora, per quella condanna definitiva giunta dall’Autorità Giudiziaria pugliese, dovrà tornare in galera a Cuneo per scontare un anno di reclusione".