Riceviamo da Alba: 'Un anno nuovo è cominciato, pieno di aspettative, di propositi, di iniziative e voglia di fare...un anno in cui ci aspettiamo possano succedere molte cose, in cui pensiamo di ricevere qualche risposta ai tanti quesiti che abbiamo posto. Ma non è così! O meglio, quella piccola luce che ci sembrava di vedere al fondo del tunnel nella realtà oggi è sempre più lontana.

Siamo ancora noi, i genitori dei ragazzi della società sportiva Area Calcio Alba Roero, pronti a riproporre all'Amministrazione Comunale le domande a cui finora nessuno ha dato una risposta certa. Come mai alcune società sportive possono disporre liberamente e gratuitamente dei tanti impianti cittadini, periodicamente rinnovati e sottoposti a manutenzione, mentre altre (la nostra) devono affittare i campi per poter praticare il calcio?

Come mai non vengono riviste le convenzioni sull'utilizzo delle strutture sportive ormai scadute da tempo e le stesse vengono tacitamente prorogate? Ci viene inoltre da chiedere come è possibile che ad una società come l'Area Calcio, che vanta attualmente il maggior numero di iscritti ed un vero e proprio fiore all'occhiello, l'unica squadra femminile presente a livello locale, non siano ancora state date certezze?

E che dire del costo aggiuntivo di 350 euro che l'Area dovrà accollarsi per l'utilizzo del Coppino il 17 aprile 2016 per un torneo tutto femminile, a cui numerose squadre professionistiche, quali l'AC CUNEO, la JUVENTUS FC, il TORINO FC e il GENOA FC, hanno già dato adesione?

Se aggiungiamo che anche la proposta di un imprenditore privato di realizzare a proprie spese un campo sintetico, che avrebbe portato benefici ad un intero quartiere, in tempi in cui la spesa pubblica è messa alle strette, è rimasta nel silenzio, ci viene da pensare che nonostante i campi comunali per giocare siano molti, non ci sia la volontà di utilizzarli al meglio.

La nostra società non ha una sede e ciò è un freno per ogni iniziativa!!! Una città come Alba che ha mezzi straordinari, atleti meritevoli e determinati, persone intraprendenti e capaci di portare avanti la cultura dello sport, avrà la volontà di arrivare ad una soluzione?

Di cuore speriamo che il sogno si avveri!

I genitori degli atleti dell'Area Calcio