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CUNEO CRONACA - Una storia lunga 17 anni: è il fil rouge che lega la Città delle paci con la rassegna “Bandiere arancioni” del Touring club italiano. Il concorso nazionale premia, ogni anno, i borghi con meno di 15mila abitanti per la qualità della ricezione turistica e delle proposte ambientali e culturali. La conferma del riconoscimento, valido per il triennio 2024-2026, è arrivata al termine della cerimonia, svoltasi a Milano alla presenza del ministro del turismo Daniela Santanché e di oltre 270 sindaci di tutta Italia. Assieme a Cherasco hanno ottenuto il riconoscimento altri 280 Comuni, tredici dei quali nel Cuneese.
L’idea del concorso nacque nel 1998 a Sassello (nel Savonese) dalla necessità della Regione Liguria di promuovere l’immagine turistica dei Comuni dell’entroterra: per riuscirci l’ente pubblico si affidò al Touring club. Ampliato su scala nazionale il progetto “Bandiere arancioni” ha ottenuto, fra le altre, la menzione dell’Organizzazione mondiale del turismo per la sostenibilità. Architettura, storia, gastronomia e attività all’aperto: sono alcuni degli “ingredienti” di uno riuscitissimo mix di proposte turistiche che, dal 2007, hanno portato alla Città delle paci i favori del Touring club e della sua giuria. Le chiese di San Pietro e San Martino, gli archi di Porta Narzole e del Belvedere, le eleganti linee delle dimore nobiliari, le mostre di Palazzo Salmatoris e il Museo della magia sono le attrazioni menzionate sul portale ufficiale della rassegna. L’attenzione per il riciclo dei rifiuti, i 100 chilometri di rete sentieristica e il celebre “Bacio di Cherasco” completano la sintesi dei punti di forza del borgo.
Commentano il sindaco Carlo Davico e l’assessora Elisa Bottero, titolare della delega all’accoglienza turistica: «Il riconoscimento, oltre a rafforzare a livello nazionale l’immagine della nostra città quale polo artistico e culturale, premia gli sforzi profusi - in chiave ambientale, turistica e di promozione - dalle Amministrazioni che si sono susseguite in questi anni. Un grande gioco di squadra nel quale a vincere è l’intera comunità».