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Antico e pop si incontrano a Bra: Matteo e Mattia reinventano il vintage con MEM

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Passeggiando tra i banchi del mercatino dell'antiquariato di Bra, mi calo in una piccola macchina del tempo, dove, tra angoli di memoria e un presente iper-connesso, ogni oggetto racconta un vissuto sospeso tra nostalgia e meraviglia.

Sospesa anch'io nel tempo, scorro per le vie inseguendo l'autenticità di un'epoca passata e lontana dal freddo mondo virtuale, e procedo lentamente tra immaginarie dame ottocentesche, avvolte in frusciante seta, che aggraziate sfiorano con le dita gli oggetti sui banchi.

Ma la visione di un banco scenografico, di primo acchito, mi riconduce al presente, dove noto i proprietari, Matteo e Mattia, che indossano con disinvoltura originali completi con stampe raffiguranti i personaggi dei Pokémon e di Capitan America. Un geniale contrasto tra l'antico e il moderno. Anche l'imponente orso finto, a grandezza naturale e in posizione eretta, ricoperto da uno strato di peluche bianco, è un colpo d'occhio accattivante.

Non è da meno l'allestimento del banco, composto da due parti: l'elegante salotto Chesterfield in pelle color argento con finitura capitonnée e, come sfondo, dipinti d'autore, mentre accanto c'è l'esposizione molto accurata di pregiati oggetti antichi. Matteo Bordino e Mattia Lanza sono soci uniti dalla passione dell'antiquariato, mobili e oggetti in prevalenza, e del modernariato.

Mentre Matteo si intrattiene con un cliente, io converso con Mattia: “E' confortevole e accogliente questo salotto nel mercatino, le iconiche poltrone Chesterfield sono in vendita?”.

"Certo, tutto ciò che vede esposto è appena una decima parte di quello che si può visionare nella nostra esposizione MEM–MODERN ANTIQUES, aperta al pubblico appena due mesi fa a Bra, che è sita in via Barbacana 10 A. Comunque, il mio socio Matteo ed io continuiamo con passione la nostra attività nei mercatini più prestigiosi, anche in altre regioni, come a Milano Navigli e altri ancora".

“Cosa vi ha motivato a intraprendere questa attività?”.

“Noi, anche in separata sede, da sempre coltiviamo la passione per lo stile di vita e per l'atmosfera che caratterizza questo genere di ambiente".

“Immagino sia la storia degli oggetti ad attrarvi”.

“Sì, è così, ogni cosa sussurra storie e attende chi le sa cogliere. Il vintage e l'usato in generale fanno riaffiorare ricordi che sono propri, anche se non sono oggetti di famiglia”.

“Come interpreti la scelta, sempre più diffusa tra i giovani, di arredare le proprie case con mobili di serie, assemblabili, ma privi di storia?”.

“Definirei questa tendenza di fast arredo, sul modello del fast fashion per gli abiti, che secondo me nascono privi di anima: senza storia, senza tratti distintivi, senza quell'arte che ne rivela il senso, non ultimo la scarsa qualità per il basso prezzo. Il trend purtroppo è quello dell'usa e getta, tant'è che in caso di trasloco vengono buttati perché il costo dello smontaggio e rimontaggio supera il loro valore. Oltretutto rappresenta anche un danno per l'ambiente con il problema dello smaltimento”.

Quando hai iniziato a frequentare i mercatini?”.

“Avevo sei anni quando con la paghetta facevo già piccoli acquisti al mercatino di Cherasco. Crescendo è aumentato il budget e già quattordicenne commerciavo, in seguito da hobby è diventato un lavoro”.

“Quando vi siete conosciuti tu e Matteo?”.

“Due anni fa, come colleghi in un negozio di cose usate, ambedue appassionati di vintage, piano piano siamo diventati soci in affari. In seguito è venuta l'occasione, non cercata, del locale, che abbiamo colto al volo perché è proprio nel centro storico di Bra e comprende un'area di nuova costruzione, mentre la parte dedicata alla saletta e al magazzino risale alla prima metà dell'Ottocento, dove aveva sede il Monte di Pietà di Bra, che era gestita dai frati".

“Come intendete usufruirne?”.

“Per noi è una casa base in cui tenere tutte le nostre cose, perché amiamo vederle esposte e non ammassate come fosse uno squallido magazzino. Inoltre è una base sia per fare acquisti, sia per fare conto vendita. Cerchiamo di fare felici chi ci porta le cose e chi le acquista, vendiamo al minuto, gestiamo i nostri contatti online e prepariamo i nostri mercatini”.

Mi rivolgo a Matteo: "Il tuo socio è stato molto esaustivo, vuoi aggiungere qualcosa?”.

“Con Mattia, fin da quando eravamo colleghi, avevamo fantasticato sul nome da dare alla nostra eventuale esposizione: MEM MODERN ANTIQUES. Il caso ha voluto che la aprissimo davvero, e nel centro storico di Bra".

“Come hai iniziato questa attività?”.

“Mi ha sempre appassionato l'antiquariato e il modernariato. Negli anni ho fatto esperienza nel settore mobili, ma ho sempre seguito il mio hobby, finché è diventato il mio lavoro”.

“E' evidente che con Mattia ci sia un rapporto di vera collaborazione”.

“Si ci intendiamo di cose diverse, completandoci, io mi occupo più arredamento, mentre Mattia è più interessato al collezionismo di vario genere”.

"Quindi, la vostra vita è esclusivamente improntata sull' hobby, ormai divenuto lavoro”.

“Sì, infatti il negozio è aperto solo dal mercoledì al sabato, mentre il lunedì e il martedì li dedichiamo alla ricerca di oggetti e la domenica ad allestire i mercatini. La settimana è piena”.

Agli intraprendenti e giovani Matteo (36 anni) e Mattia (26 anni) ben si addice il famoso detto: “Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”.

Tuttavia l'impegno non è poco: la domenica solo per allestire i mercatini cominciano alle tre del mattino, quando la città ancora dorme.

Fiorella Avalle Nemolis

(Foto di Ivana Maglione)

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