BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Apro gli occhi e dalla finestra della camera da letto vedo il panorama cambiato, i toni sono smorzati: è crollata l'estate nell'autunno, almeno stamane è così.
Ormai non ci poniamo più la domanda: “Chissà che tempo farà domani?”. Ovunque ci sono le previsioni meteorologiche, anche sui sassi.
Qualche volta sbagliano e mi rallegro quando ho ancora la gioia di scoprirlo da me.
Stamane hanno azzeccato: giornata nuvolosa con probabilità di precipitazioni sugli archi alpini.
Sirio, la micia umanizzata, indugia nel letto e mi guarda in attesa di un mio cenno.
Il mio la' è: “Poltriamo ancora un po'”. Acconsente e si gira dall'altra parte.
Osservo la vegetazione, gli alberi sono un po' mesti, con le ciocche che hanno già qualche punta giallastra, a poco a poco cadranno a terra e, mestamente i rami calvi, metteranno a nudo il corpo nodoso.
Il cielo è uniformemente grigio, monotono, neanche un guizzo di nuvola ombrosa, tutto fermo.
Che si fa?
Restiamo a cullarci nella malinconia. Ma no, ma no!
Balzo giù dal letto, mi ribello, che sarà mai un po' di freschetto che punge il naso?
Apro i cassetti in cerca di lana, scelgo la maglia più gialla che ho, lo porto io il sole! Che diamine.
Sirio mi guarda perplessa, poi scende dal letto, balza nel cassetto aperto e con quelle zampette voraci tira fuori tutto. E' incredibile il mucchio di roba che rigurgita un cassetto! Capisco, vuole scegliere anche lei, ma l'idea di ripiegare tutto per benino per ricacciare tutto dentro...Chi l'ha detto che bisogna rimettere ordine, subito?
E così, a piene mani caccio le mani nel mucchio e ci gioco, lancio le maglie per aria, per lasciarle poi ricadere. Sirio approfitta per agguantarle quando sono per aria.
Gioco, colore, tutte le maglie dai toni gialli, arancio rossi, formano un dipinto volante che poi ricade scomposto sul comò, creando pennellate di lana.
Non tocco nulla. Lascio tutto com'è.
L'autunno è cambiamento e pure io cambio colore proprio come la natura. Sì, con la natura vado molto d'accordo.
“Chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza!”.
Fiorella Avalle Nemolis