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Alla Media "Piumati" di Bra l'ex prof di Lettere che insegna l'economia con le emozioni

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Io, signora attempata, felice tra i banchi della scuola secondaria di primo grado "G. Piumati" di Bra, in provincia di Cuneo, presenzio all'intervento della docente Margherita Testa durante una lezione di educazione alla cittadinanza. Fa parte di un progetto meritevole che vede coinvolte le docenti Flora Ardizzone, Enrica Girard, Myriam Giubellino, Doris Nascia e Gina Tarsitano, volto a fornire strumenti per comprendere i fondamenti dell'economia e della finanza.

"Non è mai troppo presto e non è mai troppo tardi per imparare" tra le frasi ricorrenti di Margherita Testa: inesauribile promotrice del sapere. Nutrito il suo curriculum, già docente di Lettere, dirigente nella scuola secondaria superiore, impegnata nella sperimentazione didattica e formazione dei docenti e dirigenti scolastici, e autrice del libro "Il denaro di Pinocchio e il nostro. Sussidiario di economia per insegnanti coraggiosi e alunni curiosi".

Economia, parola che gode di pessima reputazione: fredda, astrusa, da lasciare solo agli addetti ai lavori. E invece no! Si può comprenderla con un'adeguata preparazione, certo, in questo progetto di educazione di cittadinanza, i docenti sopracitati, della scuola "G.Piumati" di Bra, non si sono risparmiati. Assisto al coinvolgimento delle classi 2B, 2C e 2D, tre lezioni con ragazzi preparati, alcuni tra loro un po' timorosi, che sono pronti a colloquiare sull'impegnativo argomento: lo stretto rapporto che lega l'etica con l'economia, il risparmio e la finanza.

Scorrono slide: il valore del denaro dalle origini ai giorni nostri; la banca e i sistemi di pagamento; i mercati finanziari; l'impresa e il suo finanziamento; due casi esemplari dell'imprenditoria piemontese: "Ferrero" di Alba e "Olivetti" di Ivrea; economia, etica e globalizzazione; tutela e risparmio delle risorse e lotta allo spreco alimentare. L'atmosfera nelle classi si scalda quando Margherita Testa interviene con domande a bruciapelo: "Cos'è il denaro?".

I ragazzi non sanno che rispondere a una domanda così semplice. Con il suo fare dolce e scherzoso, toglie dall'imbarazzo: "Si mangia?" Ed ecco lo sgelo. La semplicità dei modi conquista. I ragazzi cominciano ad entrare in sintonia con l'argomento. "Capire l'economia è anche capire il mondo - spiega - infatti ne fanno parte il denaro, il lavoro, lo scambio, il risparmio, l'investimento e anche il dono. Tutti spunti per riflettere sulla complicata situazione del mondo di oggi".

Gli argomenti sono vasti e Margherita Testa coinvolge, incoraggia, sorride, avvolge con il suo linguaggio semplice ma musicale, con giuste pause e con un atteggiamento sempre benevolo verso i ragazzi. Il momento più atteso e festeggiato è la consegna ai ragazzi del questionario ideato dalla nostra relatrice: L'alfabeto dell'economia, ossia, scrivere nel più breve tempo possibile la prima parola che viene in mente e che comincia con la lettera indicata.

I ragazzi attorniano l'insegnante, che incurante dell'assedio, spiega ad ognuno un aspetto del proprio carattere in base alle associazioni sull'economia fornite con l'alfabeto. Emerge una gustosa rassegna di caratteri, attitudini, talenti, accolta con curiosità, con sorprendente soddisfazione e persino con esultanza. Si entusiasmano i ragazzi nel sentirsi protagonisti e lo sono, con la partecipazione indotta dalla capacità della docente, nel condurli alla riflessione, al ragionamento, ed a una consapevolezza di se stessi.

C'è movimento, le professoresse di ognuna delle tre classi si prodigano per mettere a proprio agio la relatrice e i ragazzi, e si assicurano che tutto funzioni al meglio. Io, dietro le quinte, seguo compiaciuta lo svolgersi delle lezioni. E osservando quei ragazzi, mi domando che scelte faranno nella vita, e in cuor mio auguro loro ogni bene per il futuro. Mi vengono in mente le parole di Margherita: “Mi sforzo di capire e fare capire, con un linguaggio semplice, con riferimenti concreti e anche sostenendo i ragionamenti con le emozioni. Perchè le emozioni vengono dal cuore e fanno ricordare".

E' tutto detto.

Fiorella Avalle Nemolis

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