ALBA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Il benvenuto alla Locanda la Fontanazza di La Morra, in provincia di Cuneo, lo dà il panorama mozzafiato.
Le ampie vetrate del locale e la ridente terrazza si affacciano sui bastioni di La Morra, sulle Langhe, da Alba a Monforte e sull'Alta Langa.
L'ambiente è elegante ed essenziale. Funzionale e caldo. Su due livelli la sala. Entrando la stufa, tra due pilastri, al centro della stanza, conferisce quel senso di calore e intimità nelle giornate invernali. Si respira Langa. Tradizione, buon cibo, convivialità.
E a ricordare il tempo che fu, un'importante specchio antico appeso alla parete in fondo, invita a sedersi. Attorno a tavoli e sedie in legno rustici.
All'ingresso un attaccapanni a parete in legno, con ganci in ferro. Gli stessi a cui si appendeva il tabarro imperlato di nebbia o di neve. E me li vedo, i langaroli, avvolgersici ruotando con l'eleganza di un gesto abituale.
I locandieri Valentina e Mattia ci abbracciano nel darci il benvenuto. Ci conosciamo da tempo.
Mattia Martinelli è alto, aitante, in perenne movimento. Semplice. Non ama molto le chiacchiere. Ma, con la scusa di un caffè riesco a fermarlo al nostro tavolo.
“Mattia, come è partito il progetto della Fontanazza?”
“Ho approfittato della fortuna di vivere in un bel posto, ed ho ristrutturato la casa di famiglia. Anzi, l'ho completamente stravolta. E' stato un percorso naturale avviare l'attività che mi appartiene: l'accoglienza e la cucina del territorio. E' una passione nata, penso, anche dal luogo: cultura, tradizione di buon cibo, buon vino.”
“Cosa proponi come piatti?”
“E' una cucina semplice, che valorizza la qualità delle materie prime. La scelta dei piatti è varia, c'è alternanza di proposte. Segue le stagioni. E' un menu con piatti della tradizione. Oggi proponiamo: carne battuta al coltello; anguilla in carpione; filetto di ombrina affumicato da noi, bietoline e peperone papacella; filetti di peperone ripieni con tonno e capperi; galletto nostrano e gallinacci; melanzane alla parmigiana. In cucina ci sono ragazzi giovani, che ogni tanto variano sul piatto tradizionale. Più che altro per dare ai locali qualcosa di diverso. Se il pomodoro è buono, si prepara il Gazpacho, anche se non è un piatto tipico di qua. Altri primi : gnocchi di patate, pane, burro, acciughe; tagliatelle pomodoro datterino di Scicli, melanzane e ricotta salata; Tajarin al ragù di arrosto di vitello. Secondi: burgher di riso, lenticchie, semi di chia e caponata; capocollo di maiale, crema di barbabietola e bietole; petto di faraona scottato e peperonata; cervella di vitello fritte, crema di rabarbaro, spuma di patata novella, cicoria; coniglio in casseruola, pomodoro, olive taggiasche e subrìc (frittelle di patate). Formaggi con la nostra marmellatata di cipolle e miele di“dolcefarmieile” Dolci: crostata di fichi; panna cotta ai frutti di bosco; persi pien (pesche al forno con amaretto e cacao amaro); semifreddo all'Amaretto con salsa al cioccolato; tiramisù. La carta dei vini è composta principalmente da etichette di La Morra e da produttori amici delle Langhe, del Roero, svizzeri e tedeschi. Per noi è motivo d'orgoglio la stretta collaborazione con fornitori/produttori amici”.
“La vostra particolarità?”
“E' quasi tutto fatto da noi, la pasta, il pane i grissini, tutte le paste fresche. Anche per questo il menù non è così ampio, certo variamo ogni due o tre settimane, si toglie un piatto, inserendone uno nuovo, però lo lavoriamo noi e sappiamo com'è preparato. Ieri sera per la prima volta abbiamo servito la cervella fritta, c'erano molti clienti di zona, ed è stata graditissima. Sono piatti sconosciuti ai giovani, ma se osano assaggiarli, si accorgono che la nostra tradizione ha un suo perché".
Mentre mi guardo attorno Valentina mi mostra una bacheca alla parete, con alcune banconote: “Questi sono i primi due dollari, lasciati da una nostra cara amica braidese che ormai vive e lavora negli States. E' stato un gesto di buon augurio, ad appena un mese dall'apertura. Ci ha portato fortuna!”
“Valentina, cosa ti ha spinto a occuparti della Fontanazza con Mattia?”
“Per 27 anni mi sono occupata di stampe di tessuti nel settore abbigliamento donne, alla Miroglio Fashion di Alba. L'anno scorso, ho lasciato perchè il progetto della Fontanazza è nato insieme a Mattia, la nostra convivenza è ormai consolidata da 10 anni. L'idea era di aprire l'osteria, e in seguito aggiungere al piano di sopra quattro camere per il pernottamento. E così è stato. Le cose hanno funzionato bene. Favoriti anche dalla posizione: la felice triangolazione, La Morra, Monforte, Barolo. Zona di grande attrattiva per il turismo. Il nostro intento è di continuare a dare valore a quello che sono le nostre radici, perchè se qua siamo è perchè qua vogliamo rimanere”.
“Che tipo di turismo accogliete?”
“Sempre più dal nord dell'Europa, dalla Svizzera, alla Germania, per poi arrivare alla Norvegia, alla Svezia, alla Danimarca".
Valentina è braidese, figlia di Carlo Arpino, fondatore, negli anni '60, della storica pasticceria omonima, sul crocevia del centro: vetrina del passeggio braidese. In seguito ricercato ristoratore e appassionato di antiquariato.
Ma Valentina è anche nipote dello scrittore e giornalista braidese Giovanni Arpino, del quale quest'anno si celebrano i novant'anni dalla nascita. Un cognome importante che lei indossa con semplicità.
Ancora un ultimo sguardo al panorama di Langa e poi mi mostra le camere al piano di sopra. Sono ben arredate, ognuna con un balconcino privato che dà su un panorama unico al mondo.
Fiorella Avalle Nemolis
Fontanazza, locanda in La Morra; Osteria con camere. Strada Fontanazza,4, 12064 La Morra (Cn). Tel Osteria/Restaurant+39 0173 50718
tel. Camere/Rooms +39 375 534 2578
email:locandafontanazza@gmail.com
Chiuso: lunedi a pranzo e giovedi tutto il giorno.