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Alba: sottratta da ignoti la Medaglia d'Oro al Valor Militare custodita in Municipio

ALBA

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CUNEO CRONACA - Ad Alba (Cuneo) si è verificata un’effrazione durante la quale ignoti si sono introdotti nell’ufficio del sindaco al primo piano del Palazzo comunale in piazza Risorgimento e hanno sottratto la Medaglia d’Oro al Valor Militare, estraendola dalla cornice e lasciando sul posto la cornice stessa, insieme al decreto di concessione e al nastro azzurro che la decorava. Sono state immediatamente avvisate le autorità competenti, Prefettura, Questura, Procura della Repubblica, unitamente al Comando della Compagnia carabinieri di Alba e della Polizia locale. E’ stata avviata un’indagine, tuttora in corso e su cui vige il massimo riserbo, per la quale ci si è avvalsi anche delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate a tutti gli accessi del Municipio.

 

Al momento non è possibile ancora stabilire se si possa essere trattato del gesto sconsiderato di un ladro comune o altro. Quali che siano le motivazioni, il sindaco Carlo Bo vuole sottolineare la gravità di quanto accaduto, ritenendolo uno sfregio alla città e alla sua storia. Un piccolo bene materiale dal grande valore per la città che si auspica possa presto essere recuperato e riportato nella cornice dove è stato custodito per oltre 73 anni, dopo la consegna il 13 novembre 1949. Quel giorno il presidente della Repubblica Luigi Einaudi, nel corso di una solenne cerimonia nell’allora piazza Savona, appuntò sul gonfalone la medaglia concessa con la seguente motivazione: «Centro delle Langhe ha vissuto l'epopea della lotta partigiana contro l'oppressore nazifascista simboleggiando l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione. Rettasi a libertà per un mese, era poi attaccata da preponderanti forze e, con unanime decisione di popolo, preferiva alla resa offerta dal nemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane. Cosciente del sacrificio, fiera nella resistenza durante lunghi mesi di lotta, superbamente confermava il retaggio delle centenarie tradizioni di valore guerriero. Alba, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945».

 

L’onorificenza è stata assegnata alla città grazie all’operato coraggioso dei partigiani e conquistata al prezzo di vite umane e immani sacrifici. Questo episodio impone di ribadire con forza l’attaccamento della Città di Alba, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ai valori della Costituzione scaturiti dalla Resistenza, a cui sarà sempre fedele difendendoli contro ogni minaccia e tentativo di delegittimazione.

 

“Come rappresentante di un ente anch’esso decorato nel 2004 con medaglia d’oro al valor civile, vivo con particolare rammarico la notizia di questo gesto senza senso e quanto mai grave - ha commentato il presidente della Provincia di Cuneo -. Quella medaglia è d’oro perchè è un simbolo alla memoria del sacrificio di tante persone che hanno dato la loro vita per assicurare alla nostra terra un futuro di libertà che non deve essere calpestato, né vilipeso. Esprimo solidarietà al collega sindaco e a tutta la città”.

«Il furto della Medaglia d’oro al valor militare alla città di Alba è un’offesa al sangue resistente che è stato versato tra quelle colline. È un’offesa agli uomini e alle donne che allora scelsero la parte giusta della Storia, contribuendo con il loro coraggio e il loro sacrificio a fondare la Repubblica e a scrivere i principi della nostra Costituzione. Quella Costituzione che venne anticipata, come ha ricordato il nostro Presidente, nelle Repubbliche partigiane, a cominciare da quella di Alba. Un gesto infame che ancora una volta conferma l’assoluta necessità di non arretrare nel nostro impegno istituzionale, culturale ed educativo per affermare i valori della lotta di Liberazione». Sono le parole del vice presidente del Consiglio regionale e presidente Comitato Resistenza e Costituzione.

 

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